AGI - La popolazione delle falene britanniche è diminuita drasticamente negli ultimi 50 anni. A rivelarlo uno studio, condotto dai ricercatori della Butterfly Conservation, del Centre for Ecology & Hydrology del Regno Unito e del Rothamsted Research. “Le falene svolgono un ruolo vitale nell'ecosistema – afferma Richard Fox della Butterfly Conservation – la diminuzione nella loro presenza preoccupa per via dei potenziali effetti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità”.
Il team ha identificato diverse specie di falene la cui presenza sta pericolosamente diminuendo. Il gruppo di ricerca ha raccolto milioni di dati ottenuti dal National Moth Recording Scheme relativi al periodo compreso tra il 1968 e il 2017. “Il nostro lavoro evidenzia un calo del 39 per cento in media nell’abbondanza di specie di falene nel sud della Gran Bretagna – riporta l’esperto – e del 22 per cento nelle zone settentrionali, questo se si considera il periodo tra il 1968 e il 2017”.
Tra le specie più colpite, gli autori indicano la Spaelotis ravida, o robusto dardo, che solo negli ultimi 10 anni ha registrato un calo dell’81 per cento, la Polychrysia moneta, o plusia dorata, che nello stesso periodo è associata a una diminuzione della popolazione pari al 58 per cento, e la Euxoa nigricans, o dardo del giardino, la cui presenza è scesa del 54 per cento.
“Le falene sono impollinatori di molte piante e alcuni fiori selvatici – osserva Fox – e rappresentano un nutrimento essenziale per migliaia di specie, tra cui uccelli e pipistrelli. Se guardiamo agli ultimi 50 anni, emerge chiaramente che le falene in Inghilterra sono significativamente, tanto da preoccupare molti esperti, consapevoli dell’importanza di questi esemplari”.
L’autore sostiene che i fattori principali alla base del forte calo della popolazione di falene sono probabilmente dovuti all'agricoltura intensiva, alla significativa perdita di habitat, all'agricoltura chimica, ai cambiamenti chimici, all'aumento della deposizione di azoto e all'inquinamento luminoso.
“Questo rapporto mostra una situazione deludente che non è migliorata negli ultimi anni, anzi – conclude Dan Blumgart, ecologista delle falene presso il Rothamsted Insect Survey – è tuttavia importante salvaguardare il futuro delle falene britanniche, assicurando loro un habitat protetto ed evitando quanto possibile l’uso di sostanze pesticidi in grado di favorire la diminuzione della popolazione”.