AGI - C'è un motivo per cui non si riesce proprio a schiacciare certe mosche. Alcuni di questi fastidiosissimi insetti, infatti, hanno ali posteriori specializzate ad aiutarle a decollare più velocemente e questo consentirebbe di schivare tempestivamente il pericolo prendendo il volo in una frazione di secondo. A scoprirlo è stata Alexandra Yarger della Case Western Reserve University, Ohio (Usa), in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Science.
Tutte le specie di mosche hanno ali posteriori corte chiamate cavezze. Queste non sono portanti, ma servono come organi sensoriali per l'equilibrio per aiutare a stabilizzare l'insetto durante il volo. Un gruppo di mosche noto come Calyptratae, che include mosche domestiche e moscerini, muove ritmicamente queste ali quando si trova in posizione eretta. "Sappiamo che sono l'unico gruppo che fa questo", dice Yarger. "È ancora un po' un mistero il motivo per cui lo fanno", aggiunge. Yarger e il suo team hanno cercato di capire se questo comportamento ha influenzato il decollo.
Utilizzando telecamere ad alta velocità per filmare i voli di oltre 20 specie di mosche, i ricercatori hanno scoperto che, nel complesso, le mosche Calpytrate erano circa cinque volte più veloci nel decollo rispetto ad altre mosche. Il team ha quindi rimosso le cavezze e ha scoperto che sia la velocità che la stabilità dei decolli erano ridotte nelle specie Calyptratae. Yarger suggerisce che questo movimento della cavezza aumenta la quantità di informazioni sensoriali che le mosche ricevono, ma ciò che possono percepire e come viene elaborato rimane poco chiaro.
"Pensiamo che potrebbe esserci un percorso dalle cavezze alle gambe che le fa decollare più velocemente", afferma Yarger. "Non passa attraverso alcun sistema nervoso centrale, è quasi come un riflesso", aggiunge. Poter decollare velocemente consente a questo gruppo di mosche di evitare meglio i danni. "È parte del motivo per cui hanno così tanto successo e possono scappare molto rapidamente", afferma Jessica Fox, membro del team. "La transizione dal decollo al volo è una cosa impegnativa e l'utilizzo di cavezze per aiutare entrambi è chiaramente molto vantaggioso", afferma.