(AGI) – Londra, 16 dic. – Si chiama GN-z11, si trova a 13,4 miliardi di anni luce di distanza ed è la galassia più antica e più lontana dell’Universo osservabile. Pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, questo è il risultato di un team del dipartimento di Astronomia dell'Università di Tokyo, che hanno analizzato i dati ottenuti dal telescopio Keck, nelle isole Hawaii.
“Speriamo che questo studio possa far luce su un periodo della storia cosmologica in cui l’Universo aveva solo poche centinaia di milioni di anni – sostiene Nobunari Kashikawa del dipartimento di Astronomia dell'Università di Tokyo – GN-z11 è così distante da definire il confine stesso dell’Universo osservabile. Ma misurare e verificare una tale distanza non è un compito facile”.
Il team ha misurato lo spostamento verso il rosso (redshift) gravitazionale, che riguarda il modo in cui la luce risulta più rossa quando viaggia su lunghe distanze. “Alcune firme chimiche – spiega l’esperto – chiamate linee di emissione, imprimono modelli distinti nella luce di oggetti distanti. Misurando l’allungamento di queste firme rivelatrici, possiamo dedurre quanto lontano ha viaggiato la luce”.
Lo scienziato spiega che il telescopio spaziale Hubble ha rilevato la firma più volte nello spettro di GN-z11, ma lo strumento non è in grado di risolvere le linee di emissione ultraviolette nella misura necessaria. “Abbiamo utilizzato lo spettrografo del telescopio Keck, che si trova nelle Hawaii – afferma il ricercatore – grazie a questo dispositivo abbiamo potuto stimare la distanza della galassia in modo più preciso rispetto a quanto non fosse possibile in precedenza”.
“Quando si lavora con distanze a queste scale – conclude Kashikawa – servono unità di misura ad hoc. Se le successive osservazioni confermeranno le nostre misurazioni, potremo affermare che GN-z11 è la galassia più distante dal nostro pianeta mai rilevata nell’Universo osservabile”.