AGI - La capsula della sonda spaziale giapponese Hayabusa-2 è atterrata felicemente in Australia riportando a terra campioni dell'asteroide Ryugu.
La capsula, di circa 40 centimetri di dimensione, è atterrata in una zona desertica alle 18,30 italiane, le 2,30 di domenica in Giappone, ed ha cominciato a lanciare segnali perché i tecnici la recuperino. Cosa che è puntualmente poco dopo l'alba.
Non è la prima volta che arrivano sulla Terra campioni di asteroide. La vecchia sonda Hayabusa-1 lo fece nel 2010. La differenza è che questa volta i campioni non sono superficiali ma sono stati estratti dall'asteroide in profondità, per cui gli scienziati si aspettano più informazioni sulle origini della roccia spaziale.
Lanciata la capsula, che al rientro ha lasciato una scia luminosa come quelle delle stelle cadenti, la sonda ha proseguito a 22.000 chilometri orari la sua missione diretta verso altri due asteroidi.
Il primo sarà raggiunto nel 2026, l'altro nel 2031.
Nel 2026, pur rimanendo a una certa distanza dall'asteroide 2001 CC21, gli scienziati sperano che sia in grado di fotografarlo "passando ad alta velocità".
Hayabusa-2 si dirigerà quindi verso il suo obiettivo principale, il KY26 del 1998, un asteroide sferico con un diametro di soli 30 metri. Quando la sonda la raggiungerà nel luglio 2031, sarà a circa 300 milioni di chilometri dalla Terra. Ci sono rischi associati all'estensione della sua missione, compresa la possibilità che l'equipaggiamento della sonda si degradi nello spazio profondo.