AGI - Il consumo di flavanoli, delle sostanze contenute in alcune categorie di frutta e verdura, potrebbe incrementare l’agilità mentale e l’ossigenazione al cervello. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli esperti dell'Università di Birmingham e dell'Università dell'Illinois, che hanno analizzato gli effetti di una bevanda al cacao con alti livelli di flavanoli somministrata a un gruppo di partecipanti.
“Assumere queste sostanze sembra associato a un migliore rendimento mentale – afferma Catarina Rendeiro dell'Università di Birmingham – e a un aumento dell’ossigenazione cerebrale”.
Il team ha coinvolto 18 partecipanti maschi sani, di età compresa tra 18 e 40 anni, che hanno ricevuto una bevanda al cacao con alto apporto di flavanoli e a cui è stato anche chiesto di svolgere compiti cognitivi prima e dopo l’assunzione dell’infuso. “I soggetti hanno dimostrato di completare i test in modo più efficiente a seguito della somministrazione del drink – afferma la ricercatrice – con miglioramenti dell’11 per cento nella velocità delle prestazioni”.
Il gruppo di ricerca ha anche scoperto che il consumo di flavanoli era associato a un aumento più rapido e intenso di ossigenazione del sangue in risposta a livelli artificialmente elevati di anidride carbonica. Gli autori aggiungono che i flavanoli rappresentano un sottogruppo di flavonoidi vegetali, e sono presenti in alimenti quali cacao, uva, mele, tè o bacche.
“Sapevamo del loro effetto benefico sulla salute cardiovascolare – commenta l’autrice – ma volevamo indagare sull’impatto di queste sostanze in relazione al benessere cerebrale. Nel nostro esperimento abbiamo selezionato il cacao, ma i flavanoli sono estremamente comuni in altri alimenti”. L’esperta sottolinea che in un piccolo gruppo di soggetti l’assunzione della bevanda non è stata collegata a un miglioramento apprezzabile nelle prestazioni o dell’ossigenazione.
“Si trattava di un insieme di partecipanti con livelli già elevati di risposte di ossigenazione cerebrale che non sono stati ulteriormente incrementati dall’assunzione di flavanoli – conclude Rendeiro – questo fornisce ulteriori prove a sostegno del legame tra l'aumento dell'ossigenazione del sangue cerebrale e le capacità cognitive”.