AGI - Un nuovo insetticida in forma cristallina potrebbe aumentare la capacità di combattere le zanzare e la malaria attraverso un semplice processo di riscaldamento e raffreddamento. Questo è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli esperti della New York University (NYU), che hanno creato una nuova forma cristallina di deltametrina, un comune insetticida usato per contrastare la malaria, ottenendo un composto 12 volte più efficace rispetto alle soluzioni utilizzate attualmente.
“Il nostro lavoro potrebbe fornire un’alternativa insetticida economica e funzionale – afferma Bart Kahr, docente di chimica presso la NYU – un valido aiuto di fronte alla crescente resistenza delle zanzare”. Il team ha studiato e manipolato le forme degli insetticidi, in particolare della deltametrina, riscaldando la sostanza a 110 ° C per poi raffreddarla a temperatura ambiente.
Gli autori hanno così ottenuto una forma cristallizzata che è stata testata su zanzare Anopheles quadrimaculatus e Aedes aegypti, due ceppi in grado di trasmettere la malaria, notando che la forma cristallizzata ha avuto un’efficacia aumentata di 12 volte.
“L'uso di forme cristalline più efficaci – continua l’esperto – rappresenta una strategia semplice e potente per migliorare i composti disponibili sul commercio per il controllo della malaria. Si prevede che quest’anno il numero di decessi attribuiti alla malattia potrebbe raddoppiare in Africa a causa delle interruzioni delle catene di approvvigionamento dovute al coronavirus, per cui emerge la necessità di migliorare il controllo della malaria con la massima urgenza”.
La malaria rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica in tutto il mondo, provocando oltre 200 milioni di casi e 400mila decessi ogni anno. “Gli insetticidi possono prevenire la diffusione di malattie portate dalle zanzare – osserva Michael Ward, collega e coautore di Kahr – ma gli insetti stanno diventando sempre più resistenti agli insetticidi. La forma di cristallo è più efficace perché le zanzare calpestano i cristalli dell'insetticida, e possono essere uccise per aver assorbito le sostanze”.
Per simulare le prestazioni delle due forme di deltametrina nell'arrestare la diffusione della malaria, il gruppo di ricerca ha utilizzato modelli epidemiologici, da cui è emerso che l'uso della nuova forma nell'irrorazione sopprimerebbe significativamente la trasmissione della malaria anche nelle regioni in cui la resistenza agli insetticidi è più significativa.
“La nostra soluzione porterebbe anche a un discreto vantaggio economico – conclude Ward – perché richiederebbe un consumo ridotto della sostanza. La semplice preparazione di questa nuova forma cristallina di deltametrina, unita alla sua stabilità e all'efficacia notevolmente maggiore, dimostra che è possibile sviluppare strumenti più potenti ed economici per contrastare la malaria e, più in generale, le malattie trasmesse dalle zanzare”.