AGI - Le manifestazioni facciali di affidabilità nella pittura europea sono aumentate tra il XIV e il XXI secolo, suggerendo che la pittura potrebbe rivelare un aumento della fiducia sociale. Questa l'ipotesi avanzata in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications dagli esperti del Centre national de la recherche scientifique (CNRS), dell'Ecole normale superieure - Paris Sciences et Lettres (ENS-PSL) e dell'apocope Sciences Po, che hanno applicato un software di elaborazione del viso a diversi gruppi di ritratti risalenti ai periodi pittorici considerati e alla ritrattistica contemporanea per verificare le emozioni legate alla pratica pittorica e i sentimenti che i volti possono rivelare ancora oggi.
"Commissionare ritratti - spiega Lou Safra dell'ENS-PSL - era un modo per guadagnare notorietà nelle società dell'epoca, suscitando inquietudine o affidabilità". Il team ha creato un algoritmo di analisi facciale in grado di riprodurre i giudizi umani sull'affidabilità mostrata da un volto. Il modello è stato testato su fotografie di volti la cui affidabilità era già stata valutata da un gruppo di partecipanti.
"Abbiamo scoperto una serie di fattori che possono influire su queste considerazioni - continua Coralie Chevallier, collega e coautrice di Safra - come l'età, il genere, i tratti del viso o le emozioni che traspaiono". Il gruppo di ricerca ha quindi analizzato una raccolta di 1.962 ritratti inglesi dipinti tra il 1506 e il 2016 conservati presso la National Portrait Gallery di Londra.
"Il numero di segnali facciali legati alla fiducia interpersonale è aumentato nel tempo - osserva Julie Grezes, terza firma dell'articolo - abbiamo ipotizzato che questa evoluzione possa riflettere la transizione da società relativamente violente a società più cooperative e per verificare questa teoria abbiamo applicato il modello anche a Selfiecity, un database che include 2.277 autoritratti fotografici pubblicati sui social media in sei città in tutto il mondo".
L'algoritmo, che si è dimostrato efficace anche su altri 4.106 ritratti conservati presso la Web Gallery of Art, che include opere di diciannove paesi dell'Europa occidentale tra gli anni 1360 e 1918, stabilisce che l'attendibilità dei volti era correlata alla fiducia e alla cooperazione interpersonale rilevate tramite indagini internazionali. "La maggiore affidabilità che emerge dai ritratti - concludono gli autori - sembra più strettamente associata all'aumento del PIL pro capite che a cambiamenti istituzionali come l'emergere di istituzioni più democratiche".
Gli esperti sottolineano che saranno necessari ulteriori studi comparativi, come l'analisi di testi letterari e della produzione musicale, ma è probabile che esista un collegamento tra la fiducia sociale e l'affidabilità percepita dai ritratti.