AGI - Nella nostra galassia potrebbero esistere moltissimi pianeti in cui è presente una riserva d’acqua paragonabile ai nostri oceani. Lo sostengono in un articolo pubblicato sulla rivista Publications of the Astronomical Society of the Pacific gli esperti del Goddard Space Flight Center della NASA, che hanno indagato sulle possibilità che i pianeti della Via Lattea ospitino oceani.
“L’acqua è un requisito essenziale per la vita come la conosciamo, per questo attualmente alcune delle lune di Giove, come Europa o la luna di Saturno Encelado, sono i principali obiettivi della NASA per i programmi volti alla ricerca di forme di vita, sebbene questi corpi non abbiano atmosfera”, afferma Lynnae Quick del Goddard Space Flight Center della NASA, che ha analizzato i dati relativi a diverse decine di esopianeti, compresi i corpi del sistema TRAPPIST-1, scoprendo che oltre un quarto dei pianeti analizzati sembra soddisfare i requisiti per ospitare acqua allo stato liquido o ghiacciato.
“Molti di questi pianeti potrebbero rilasciare più energia di Europa o Encelado, il che significa che misurando il calore emesso da un esopianeta o rilevando eruzioni vulcaniche o criovulcaniche sarebbe possibile confermare le nostre ipotesi”, prosegue la scienziata, precisando che le tecnologie attualmente disponibili non consentono agli scienziati di rilevare i dati necessari, ma i modelli matematici basati sulle conoscenze astronomiche e il funzionamento del nostro Sistema solare potrebbero essere fondamentali per la differenziazione dei mondi potenzialmente abitabili e di quelli inospitali.
“Questo implica che i modelli possono solo aiutarci a capire dove guardare, mentre i dati potrebbero provenire in futuro da apparecchi come il James Webb Space Telescope della NASA”, aggiunge Aki Roberge, astrofisico presso il centro Goddard della NASA e seconda firma dell’articolo.
Il team ha selezionato 53 esopianeti noti di dimensioni simili alla Terra, e dal 2017 hanno identificato 30 possibili corpi che potrebbero soddisfare i requisiti necessari alla presenza di acqua e potenzialmente vita. “I parametri che consideriamo indispensabili alla presenza di vita sono molto ristretti, e variano dall’attività vulcanica, che deve essere adeguata a rilasciare gas in atmosfera ma consentire comunque l’abitabilità, alla presenza di acqua allo stato liquido, alla giusta quantità di luce e calore che deve investire la superficie del pianeta, fino a pressione atmosferica e livelli di radiazioni”, commentano i ricercatori.
“Nel prossimo decennio, la missione Europa Clipper della NASA esplorerà il sottosuolo di Europa, una delle lune di Giove per approfondire la nostra conoscenza dell’ambiente e dell’area al di sotto della superficie, nella speranza che quelle informazioni potranno aiutarci a scoprire nuove caratteristiche utili per la vita su altri pianeti”, conclude Quick. (AGI)