In cima a un grattacielo il tempo scorre a velocità differente rispetto a quanto non avvenga all'altezza del terreno. Lo sostengono, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Photonics, i ricercatori dell'Università di Tokyo, che hanno condotto le loro analisi sul Tokyo Skytree, la torre attualmente più alta del mondo, che raggiunge i 634 metri. "C'è una differenza di oltre quattro nanosecondi tra la cima del grattacielo, in cui il tempo scorre più velocemente, e il suolo. Ci sono stati studi precedenti che hanno dimostrato questo fenomeno in atmosfera all'altezza dei satelliti GPS, ma è la prima volta che l’effetto viene misurato con un grattacielo come riferimento", dichiara Hidetoshi Katori, docente di Elettronica quantistica presso l’Università di Tokyo.
"Per spiegare questa differenza è necessario considerare la teoria della relatività di Einstein, secondo cui il tempo è collegato alla forza di gravità esercitata nel punto in cui viene misurato. Gli elettroni che orbitano attorno agli atomi emettono radiazioni elettromagnetiche che sono influenzate dalla forza di gravità e possono essere rilevate da quelli che vengono chiamati 'orologi atomici', dispositivi piuttosto ingombranti, che occupano laboratori interi con le loro dimensioni", commenta il ricercatore, aggiungendo che il suo team ha realizzato una versione "miniaturizzata" delle dimensioni di un frigorifero di questo orologio atomico, così da poter essere trasportato in cime allo Skytree, dove sono stati in grado di isolare il dispositivo in modo che potesse effettuare la misurazione senza interferenze di fondo. "Abbiamo installato uno strumento antivibrazioni e così siamo stati in grado di elaborare le prime letture. Un orologio atomico ultrasensibile in futuro potrebbe essere in grado di rilevare terremoti, attività vulcaniche o catastrofi naturali di altro tipo, grazie ai dati sulle radiazioni elettromagnetiche", conclude Katori.