Il governo federale degli Stati Uniti ha raccomandato di sospendere tutti i test sul campo e le ricerche sui pipistrelli durante la pandemia di Covid-19. La raccomandazione è stata inviata in una mail a tutti i ricercatori che lavorano su progetti relativi ai pipistrelli negli Stati Uniti. Il motivo riguarda i timori che gli esseri umani possano potenzialmente trasmettere SARS-CoV-2 all'animale.
I funzionari dello US Fish and Wildlife Service, infatti, temono che se il virus dovesse saltare nelle popolazioni di pipistrelli negli Stati Uniti questo potrebbe scatenare una nuova catena di eventi che potrebbero minare gli sforzi umani per contenere il virus e creare un nuovo percorso per una futura reinfezione.
"Sappiamo che molti mammiferi sono suscettibili alle infezioni causate da una varietà di coronavirus", spiega un portavoce dello US Fish and Wildlife Service al Washington Post. "Quello che non si sa è se il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 abbia il potenziale per infettare o causare malattie nella fauna selvatica Nordamericana, compresi i pipistrelli", aggiunge.
Sebbene l'origine esatta di Sars-Cov-2 sia ancora oggetto di indagine, molti credono che sia emerso prima nei pipistrelli in Cina e poi sia passato nei pangolini, considerati responsabili della prima infezione umana. Ci sono alcune evidenze secondo le quali gli esseri umani possono ritrasmettere il virus ad altre specie animali. Sono state documentate infezioni positive in diverse specie animali, tra cui cani, gatti e una tigre malese allo zoo del Bronx, che i funzionari ritengono sia stata trasmessa da un addetto allo zoo asintomatico.
Sappiamo che i pipistrelli sono stati portatori di centinaia di altri tipi di coronavirus prima della scoperta di Sars-Cov-2, anche se il loro sistema immunitario si è adattato per tollerare il virus senza effetti negativi. Tuttavia, recentemente le popolazioni di pipistrelli statunitensi hanno sofferto di una diversa epidemia, la cosiddetta sindrome del naso bianco, che ha ucciso oltre 5,5 milioni di pipistrelli dal 2006.
I funzionari del governo temono che la sindrome del naso bianco potrebbe aver indebolito le popolazioni di pipistrelli statunitensi e averle rese più sensibili alla nuova forma di coronavirus. Da qui la scelta di essere molto prudenti.