Le reali dimensioni della nostra galassia potrebbero essere molto più grandi di quanto si ritenesse in precedenza, arrivando a ricoprire una distanza di 1,9 milioni di anni luce. E per la maggior parte sarebbe formata da materia oscura. Lo sostengono gli astronomi dell'Università di Durham in un articolo pubblicato su arXiv, in cui riportano i risultati delle loro analisi sul disco della Via Lattea, composto da stelle, pianeti, buchi neri e corpi celesti, che gli esperti ritenevano si estendesse per 260mila anni luce.
"La maggior parte della nostra galassia è costituita da materia oscura, non rilevabile direttamente, ma solo grazie all'impatto che la sua gravità provoca su altri oggetti", spiega Alis Deason, che ha guidato le ricerche. "Abbiamo dedotto che la Via Lattea è avvolta da un alone di materia oscura dopo aver rilevato che le stelle sul bordo esterno del disco si muovono più velocemente di quanto dovrebbero secondo i calcoli effettuati in base alla presenza di materia rilevata", prosegue la ricercatrice, spiegando che il confine della nostra galassia sono stati stabiliti in base al modo in cui la materia oscura influenza i corpi celesti.
"Grazie ad una simulazione e a una serie di modelli virtuali della Via Lattea e di Andromeda, la galassia a noi più vicina, siamo stati in grado di ipotizzare le interazioni esistenti e future, dimostrando che la velocità degli oggetti che si muovono attorno alla nostra galassia è in costante diminuzione. Questo ci ha portati a dedurre la presenza di materia oscura", afferma ancora Deason, aggiungendo che i dai sono stati confrontati con le osservazioni reali delle galassie limitrofe, dato che è impossibile osservare la Via Lattea dall'interno. "In base ai risultati ottenuti, il diametro della nostra galassia raggiunge 1,9 milioni di anni luce, ma per ottenere una misurazione più accurata saranno necessari ulteriori dati", conclude la ricercatrice.