Un po' più grossi delle api, molto meno pericolosi, e più simpatici, di molti altri insetti. I bombi oggi sono in pericolo e rischiano di scomparire. E con loro l'importantissimo ruolo di impollinatori che ricoprono, fondamentale per l'ecosistema naturale. L'ultimo appello della comunità scientifica
I bombi a rischio estinzione
Sono molteplici e diversificati i fattori che hanno influito sul calo di popolazioni del calabrone occidentale, come uso di pesticidi, presenza di agenti patogeni, cambiamenti climatici e perdita di habitat
Lo sottolineano in un articolo pubblicato sulla rivista Ecosphere gli esperti dell'Universita' del Wyoming, che negli ultimi tre anni hanno studiato il declino di questa specie collaborando con un gruppo di esperti per colmare le lacune sulle informazioni mancanti nei dati precedentemente raccolti
"I bombi erano un tempo molto abbondanti in questa zona degli Stati Uniti, ma ora le osservazioni sono significativamente meno frequenti", afferma Lusha Tronstad, zoologa presso il Wyoming Natural Diversity Database (WYNDD)
"Gli agenti patogeni e i parassiti potrebbero rappresentare due tra i più influenti fattori nel declino del calabrone occidentale", precisa Christy Bell, membro insieme a Tronstad del Western Bumble Bee Working Group e firma dell'articolo
"Nel nostro lavoro abbiamo evidenziato le attuali lacune nella conoscenza di questo insetto, in particolare la mancanza di campioni. La maggior parte degli esemplari noti e' stata campionata in Alaska, Canada nordoccidentale e Stati Uniti sud-occidentali", spiegano i ricercatori
"Secondo i nostri modelli, la probabilità di rilevare il calabrone occidentale è diminuita del 93 percento dal 1998 al 2018. Il nostro lavoro è destinato ad aiutare i decisori a valutare la possibilità di proteggere il calabrone occidentale ai sensi dell'US Endangered Species Act", sostiene Tronstad
"È importante ad esempio scegliere fiori che sboccino per tutta l'estate, ricchi di polline e in grado di produrre polline, ma anche assicurare agli insetti una fonte d'acqua e un habitat di nidificazione nel terreno, dove sono soliti posizionarsi"
"Sarebbe meglio non lavorare sulle terre finché non vengono occupate dai bombi. Salvaguardare questa specie di impollinatori è fondamentale", conclude Tronstad