Per la prima volta embrioni artificiali di topo creati senza usare spermatozoi o ovuli hanno iniziato a formarsi in feti vivi dopo essere stati impiantati in topi femmine. Tuttavia, questi embrioni presentavano alcune malformazioni e siamo ancora molto lontani dall'essere in grado di creare "essere umani" allo stesso modo.
Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio condotto da Southwestern Medical Center dell'Università del Texas. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell. Gli embrioni artificiali di topo sono stati creati utilizzando speciali cellule staminali chiamate cellule staminali pluripotenti. Queste cellule hanno la capacità di generare tutti e tre i tipi di cellule trovati nei primi embrioni. Jun Wu, lo scienziato che ha guidato lo studio, è convinto che le cellule staminali si siano trasformate in tre tipi di cellule embrionali e che si siano autoassemblate in strutture simili a embrioni solo immergendole in sostanze nutritive e che stimolano la crescita.
"Sostanzialmente hanno fatto il loro lavoro da soli: si potevano vedere le cellule che sarebbero diventate il tessuto placentare che si muovevano verso l'esterno mentre altre che formavano il feto si spostavano all'interno", dice Wu.
I ricercatori hanno quindi trasferito gli embrioni artificiali negli uteri di topi femmine, dove il 7 per cento è stato impiantato con successo. Una settimana dopo, gli embrioni impiantati sono stati rimossi chirurgicamente con taglio cesareo. Dall'esame microscopico è emerso che avevano iniziato a formare le prime strutture fetali, sebbene con gravi malformazioni.
"La struttura e l'organizzazione dei tessuti non erano buone come negli embrioni normali", afferma Wu. Questo esperimento è il primo a esser riuscito a creare embrioni artificiali che poi hanno iniziato a svilupparsi in tessuto fetale in un utero. Altri gruppi hanno creato embrioni artificiali di topo da cellule staminali ma non sono stati impiantati con successo o sono stati in grado di formare solo cellule placentari.
La sfida ora sarà quella di mettere a punto gli embrioni in modo che possano svilupparsi in feti perfettamente formati, secondo Wu. Questo significa trovare il giusto mix di sostanze per far crescere gli embrioni in modo più naturale possibile. Le motivazioni che hanno spinto gli studiosi a condurre questi esperimenti non hanno nulla a che vedere con l'obiettivo di creare esseri viventi artificiali. Lo scopo, invece, è quello di comprendere meglio lo sviluppo precoce dei mammiferi, ottimizzare le condizioni di fecondazione in vitro e di testare farmaci per capire se possono causare difetti alla nascita. Tuttavia, i risultati dello studio suggeriscono chiaramente che un giorno sarà possibile creare esseri viventi da embrioni artificiali.