"L'occasione fa l'uomo ladro", recita un vecchio proverbio. E in estate di occasioni ce ne sono davvero tante, almeno dal punto di vista sessuale. "Non è un caso se nel periodo successivo alle vacanze, si registra il picco di pazienti che accedono ai servizi per le infezioni sessualmente trasmissibili", dice all'AGI Roberta Rossi, psicologa e sessuologa, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica.
"L'estate è per tutti un momento di svago e spensieratezza: aumentano i viaggi, le vacanze e di conseguenza le conoscenze, le relazioni con persone nuove, e perché no, anche i rapporti occasionali che facilmente contribuiscono alla diffusione delle malattie sessuali, se avvengono senza l'uso delle giuste precauzioni". Si stima che in Italia un ragazzo su 10 non usa il preservativo. E, in estate, aumentando le opportunità di avere rapporti sessuali occasionali, aumentano anche le probabilità di essere contagiati.
"Le infezioni sessualmente trasmissibili sono provocate da microbi di diversa natura, quali batteri, nel caso della sifilide o la gonorrea, funghi nel caso della candida, virus come il papilloma virus, l'HIV o le epatiti", spiega Rossi. "La percezione del rischio di queste patologie è sempre più bassa - continua - ed inoltre anche la poca informazione e assenza di un'educazione alla sessualità contribuiscono alla diffusione di comportamenti sessuali disfunzionali; una maggiore diffusione di informazioni e di attività di prevenzione potrebbero di gran lunga ridurre la probabilità di contrarre infezioni, e non solo quelle pericolose e maggiormente conosciuta, come l'HIV e le epatiti, ma anche quelle infezioni a volte asintomatiche come la clamidia, che se trascurata e non trattata adeguatamente, può danneggiare la fertilità della donna".