AGI – In Italia la psicologia online è un fenomeno ormai consolidato e ha il volto di donna. E’ quanto emerge dalla ricerca “Il welfare alla prova delle piattaforme”, condotta da Ivana Pais dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano attraverso survey e questionari rivolti alle professioniste italiane e a un campione di pazienti. Secondo lo studio, il percorso psicologico “da remoto” viene considerato efficace quanto uno in presenza dall’85% delle professioniste, mentre l’88% dei pazienti italiani confermano di svolgere con il proprio psicologo “online” un lavoro efficace rispetto agli obiettivi prefissati. Tra i maggiori vantaggi c’è la flessibilità, sia dal lato dello psicologo che del paziente.
Secondo il sito di servizi di psicologia online, Unobravo, la digitalizzazione promuove l’equità di genere nel lavoro, assicurando maggiore flessibilità e crescita professionale e aiutando a bilanciare al meglio le esigenze personali e lavorative. In particolare, il 45% delle psicologhe intervistate afferma di svolgere oltre il 50% delle proprie ore lavorative attraverso questa modalità: un’opzione che consente loro di scegliere orari e luoghi che si adattano meglio alle esigenze personali, contribuendo a migliorare l’equilibrio tra vita professionale e personale.
Ma non solo: la flessibilità di orario e luogo è un beneficio che si estende anche ai pazienti: il contesto digitale elimina i vincoli di uno studio tradizionale, permettendo a ogni persona di adattare il percorso psicologico alle proprie abitudini e impegni.
“La terapia online – ha spiegato Fais - rientra in un più ampio fenomeno di diffusione di piattaforme digitali per l’incontro tra domanda e offerta di servizi alla persona, che presentano alcuni tratti comuni, tra cui l’immediatezza nella risposta al bisogno, l’importanza del matching tra professionisti e clienti, la presenza di profili digitali a cui sono associati meccanismi reputazionali. La terapia però presenta alcuni tratti distintivi, che distinguono questo servizio da altri erogati in piattaforma: l’accesso non è aperto a tutti i potenziali professionisti, ma solo a quelli che rispondono ai requisiti di una professione ordinistica e i terapeuti devono rispettare precise norme di comportamento, come previsto dal Codice Deontologico. Se in altri settori le piattaforme hanno favorito processi di disintermediazione, nella terapia – al contrario – hanno costruito un contesto organizzativo per professionisti che in passato operavano prevalentemente attraverso studi individuali o piccoli studi associati”.
Della stessa opinione è anche Valeria Fiorenza Perris, Clinical Director di Unobravo: “La terapia online consente di superare barriere sociali e geografiche, raggiungendo persone in zone remote, all’estero o con difficoltà di spostamento. I professionisti e le professioniste che collaborano con noi possono concentrarsi sul lavoro clinico mentre Unobravo fornisce gli strumenti tecnologici e organizzativi necessari per facilitare la gestione logistica e burocratica. Tutto questo favorisce l’accessibilità alle cure psicologiche e la possibilità, per i colleghi, di gestire in modo più funzionale i ritmi di lavoro”.