AGI - Integrare nella propria alimentazione cinque porzioni di cioccolato fondente a settimana sembra associato a un rischio del 21 per cento più basso di sviluppare il diabete di tipo 2. Questo interessante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati della Harvard TH Chan School of Public Health. Il team, guidato da Qi Sun, ha esaminato i dati di tre lavori osservazionali a lungo termine condotti negli Stati Uniti su infermieri e operatori sanitari che al momento del reclutamento non erano associati al diabete. Secondo le stime attuali, entro il 2045 si conteranno oltre 700 milioni di casi di diabete di tipo 2.
Il cioccolato fondente, spiegano gli esperti, contiene i flavonoidi, un composto naturale presente anche nella frutta e nella verdura. Queste sostanze sembrano promuovere la salute del cuore, ma il collegamento tra consumo di cioccolato e rischio di diabete di tipo 2 rimane controverso a causa di risultati incoerenti. Per far luce su questa correlazione, gli studiosi hanno utilizzato questionari sulla frequenza alimentare compilati ogni quattro anni, valutando le associazioni tra diabete di tipo 2 e consumo totale di cioccolato per 192.208 partecipanti. Allo stesso tempo, sono stati valutati 11.654 volontari e il loro consumo di sottotipi di cioccolato, sia fondente che al latte, per un periodo di osservazione medio di 25 anni.
I ricercatori hanno utilizzato anche le variazioni del peso corporeo, un forte predittore del rischio di diabete di tipo 2. Nel primo gruppo, in cui si considerava il consumo generale di cioccolato, 18.862 persone hanno sviluppato la condizione. Dopo aver valutato altri fattori potenzialmente influenti, gli scienziati hanno scoperto che chi mangiava almeno cinque porzioni a settimana di ciocccolato era associato a un rischio del 10 per cento più basso di sviluppare diabete di tipo 2.
Nel secondo insieme, invece, non sono state rilevate associazioni significative in caso di cioccolato al latte, mentre cinque porzioni a settimana di fondente erano associate al 21 per cento di probabilità in meno di ricevere una diagnosi di diabete. È emersa anche una riduzione del tre per cento per ogni porzione settimanale aggiuntiva di cioccolato fondente. Solo quello al latte era legato a un aumento del peso corporeo, e gli autori ipotizzano che l’elevato contenuto di flavonoidi del fondente potrebbero compensare gli effetti dei grassi saturi e degli zuccheri.
La natura osservazionale del lavoro, commentano gli studiosi, non permette di trarre conclusioni definitive sulla relazione di causalità, e sarà pertanto necessario condurre ulteriori approfondimenti. “C’è da sottolineare, però – concludono gli autori – che i dati sono rimasti coerenti anche dopo aver considerato altri fattori. Il nostro lavoro evidenzia pertanto che il consumo di cioccolato fondente può essere positivo per la salute, mentre il cioccolato al latte è associato a un aumento di peso a lungo termine. Sarà interessante esplorare ulteriormente i meccanismi di questi effetti in studi randomizzati controllati e in coorti più ampie e variegate”.