AGI - A partire dal 2026 la Nuova Zelanda bandirà l’uso di sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) nei cosmetici, diventando così il primo Paese al mondo a farlo. L’Autorità per la Protezione dell’Ambiente (EPA) ha dichiarato di aver vietato l’uso dei PFAS nei cosmetici per proteggere le persone e l’ambiente. Queste sostanze vengono aggiunte ai cosmetici per levigare la pelle o per rendere questi prodotti più durevoli, spalmabili e resistenti all’acqua. Si tratta di una classe di circa 14.000 sostanze chimiche, che si possono ritrovare in molteplici oggetti di uso comune, e che vengono definite “sostanze eterne” perché sono praticamente indistruttibili. Un numero crescente di evidenze a livello internazionale ha collegato i PFAS con il rischio tumori e difetti congeniti, nonché a effetti negativi sul sistema immunitario degli esseri umani e degli animali. Le sostanze chimiche sono state rilevate in fonti di acqua potabile, nella schiuma del mare, nella pioggia, nelle falde acquifere, nel ghiaccio marino, nel sangue umano e si trovano in cosmetici come schiuma da barba e rossetto, nonché padelle in Teflon e scatole per la pizza. L’EPA ha affermato che, sebbene i PFAS siano stati trovati in un piccolo numero di prodotti cosmetici, si sta cercando di adottare un approccio precauzionale nei confronti di eventuali rischi.
Il divieto relativo ai cosmetici fa parte di una risposta più ampia per la protezione da queste sostanze chimiche, che comprende test sui livelli di fondo di PFAS nell’ambiente e l’eliminazione graduale delle schiume antincendio PFAS. “Sappiamo che queste sostanze chimiche non si decompongono facilmente, possono accumularsi nei nostri corpi e alcune possono essere tossiche ad alti livelli”, spiegar Shaun Presow, responsabile della rivalutazione delle sostanze pericolose dell’EPA. Nel 2023 l’EPA si è consultata pubblicamente sulle modifiche alle regole e ha ricevuto 20 proposte, di cui 14 dall’industria dei cosmetici.
Presow ha affermato che l’EPA lavorerà con l’industria per gestire la transizione prima che i cambiamenti entrino in vigore. In alcuni paesi degli Stati Uniti hanno già proposto una legislazione per vietare o limitare i PFAS prima delle normative federali. La California è stata la prima grande giurisdizione a vietare tutti i PFAS nei cosmetici, nel settembre 2022, con un periodo transitorio per l’applicazione che partirà dopo il primo gennaio 2025, mentre gli Stati del Maine e del Minnesota hanno recentemente approvato una legge che vieta i prodotti realizzati con sostanze chimiche PFAS aggiunte intenzionalmente a partire dal 2030.
L’Unione europea sta lavorando a un divieto più ampio. L’EPA non è in grado di dire in modo definitivo se la Nuova Zelanda sia stata il primo Paese a vietare le sostanze chimiche in qualche forma, anche se ha affermato di non poter trovare altri esempi. Specialisti ambientali, sanitari e scientifici sono soddisfatti di questa decisione, ritenendola in grado di posizionare la Nuova Zelanda tra ii pionieri a livello globale nell’affrontare i rischi associati ai PFAS.