AGI - Caffè vs. tè? L’interrogativo è semplice: iniziamo la giornata con una potente dose di caffeina oppure preferiamo una tazza di tè calda e delicata, che non contiene caffeina? Il dilemma lo pone il Washington Post sulla base del fatto che gli scienziati hanno scoperto che “bere regolarmente caffè o tè può fornire una varietà di benefici per la salute”.
A vantaggio del primo va il fatto che uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine ha rilevato che in media il caffè contiene tra 1,1 e 1,8 grammi di fibre per tazza, a seconda che sia filtrato, espresso o istantaneo e che risulta avere “più fibra” di quella che si può trovare nel succo d'arancia, ad esempio, “che ha circa mezzo grammo di fibra per tazza”.
Tira le somme lo studio descritto dal Times: si avrà comunque bisogno di mangiare “molta frutta e verdura per ottenere i 25 grammi raccomandati” di fibra al giorno, “ma due o tre tazze di caffè quotidiane possono aiutare ad arrivarci” nel mentre una tazza di tè in genere “non aiuterà a soddisfare il fabbisogno giornaliero di fibre”, a meno che “non si decida di sgranocchiare le foglie di tè”.
Tuttavia la caffeina contenuta in entrambe le bevande può aiutare alla concentrazione, anche se “troppa caffeina può portare a nervosismo e eccitazione eccessiva, che possono finire per danneggiare le prestazioni” personali.
Quindi, in questo caso, meglio il caffè o il tè? La verità è che la quantità di caffeina nel caffè e nel tè può variare a seconda di molti fattori, ma secondo alcuni esperti, “una tazza da 8 once di caffè preparato contiene circa 100 milligrammi di caffeina” (caffè americano, dose circa un quarto di litro) e l'espresso e il caffè istantaneo ne hanno meno, ma in confronto, “una tazza di tè nero da 8 once contiene circa 50 milligrammi di caffeina”. In questo caso il tè segna un punto a proprio favore.
E sul vantaggio per il microbioma intestinale? Il giro se lo aggiudica il caffè.
Round in pareggio per quanto riguarda invece il minor rischio di malattie cardiache.
Rischio cancro più basso? Il caffè è favorito mentre ci sono "poche prove a sostegno dell'ipotesi che il consumo di tè sia associato al rischio di cancro".
Diabete di tipo 2? Vince il caffè.
Livelli di stress? Vince il tè.
Longevità? Round in pareggio.
Chi vince alla fine?
“Il caffè ha la meglio” è la sentenza ultima, perché “i bevitori di caffè possono aumentare la fibra, la salute del microbioma e ridurre il rischio di cancro e diabete” ma i bevitori di tè non si disperino, perché “il tè fa senza dubbio bene alla pressione sanguigna, al colesterolo, ai livelli di stress, alla salute mentale e alla produttività”.
Insomma, entrambe le bevande sono vincenti quando si tratta di salute del cuore e longevità. E per il tè, in particolare, ci sono probabilmente altri benefici per la salute che devono ancora essere scoperti. Forse il consiglio, è quello di alternare… un giorno caffè, un altro tè… E si sta in equilibrio.