AGI - Scrive il New York Times che dopo che Shari Berkowitz, un’istruttrice, è stata ferita durante un'esibizione di danza dal vivo sul palco, “i medici le hanno detto che una mossa sbagliata avrebbe potuto lasciarla paralizzata per tutta la vita”. Berkowitz aveva subito tre operazioni di ernia del disco al collo, di cui una sporgeva dalla colonna vertebrale. Mesi di terapia fisica l'hanno messa fuori pericolo, ma poi… Poi ha scoperto il Pilates che, a suo avviso, le ha dato "forza e fiducia nella mia capacità di muovermi e la sicurezza di potermi muovere di nuovo".
Il Pilates ha milioni di adepti o seguaci che dir si voglia e molti studi, sottolinea il quotidiano, pubblicizzano una citazione attribuita al suo fondatore, il pugile e peso massimo tedesco Joseph Pilates, che dichiara: "In 10 sessioni ti senti meglio, 20 sessioni hai un aspetto migliore, 30 sessioni hai un corpo completamente nuovo".
Non a caso si parla di “potere trasformativo” di questo metodo di allenamento. Ma “sebbene nessun allenamento possa offrirci un nuovo corpo, i suoi fedeli affermano che l'allenamento di resistenza a basso peso può aiutare i nostri corpi in misura importante, rafforzando i muscoli centrali attorno alla colonna vertebrale”.
Il Pilates ha ottenuto un’attenzione e un successo diffusi verso la fine degli anni '90, quando celebrità come Madonna e Uma Thurman ne pubblicizzavano i benefici, poi però ha vissuto una fase di declino mentre anche grazie alla pandemia da Covid-19 è tornato in auge e oggi si trova in piena espansione. Anche perché tutti ne possono beneficiare, “ballerini professionisti, atleti, donne incinte, ottuagenari che cercano di migliorare il proprio equilibrio”, sottolinea il Times, può riabilitare persone reduci da un infortunio e può aiutare le donne in gravidanza.
Il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) consiglia agli adulti di dedicare 150 minuti all'attività aerobica di intensità moderata e due giorni all'allenamento muscolare settimanale. Il Pilates rientrerebbe in quest'ultimo caso. “Ma non tutti gli allenamenti sono uguali” e ciascuno deve trovare la formula più adatta a se stesso, anche se “fare un po’ di Pilates è meglio che non farlo del tutto”.
Ma l’importante, consiglia il Times, “è trovare un bravo istruttore” perché oggi con il fatto che è diventata una pratica popolare ci sono “sempre più persone con un addestramento di base minimo si spacciano per istruttori professionali”. In questo caso il Pilates può procurare più guai che benefici.