AGI - “I tempi necessari ad adeguare un vaccino alla variante Omicron (B.1.1. 529) dipendono dalle richieste specifiche che l’autorità sanitaria rivolgerà alle aziende produttrici”.
Lo spiega all’AGI Lucio Rovati, presidente e direttore scientifico di Rottapharm Biotech, l’azienda che insieme a Takis ha sviluppato il vaccino a DNA tutto italiano COVID-eVax.
Commentando le dichiarazioni di Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che ha prospettato un periodo di tre o quattro mesi per la modifica e l’approvazione dei vaccini, Rovati afferma che “i tempi ipotizzati dall’Ema sono ragionevoli”.
“La modifica fisica delle piattaforme richiede poco tempo – continua Rovati – e può essere effettuata in poche settimane. Anche gli studi ponte da eseguire in laboratorio non richiedono molto tempo, per cui la realizzazione pratica del vaccino è una procedura relativamente semplice”.
Affrontando il tema relativo ai tempi necessari all’approvazione delle nuove versioni dei vaccini, l’esperto sottolinea che sarà opportuno valutare le esigenze e le richieste che perverranno alle aziende produttrici.
“L’autorizzazione da parte dell’autorità sanitaria – precisa Rovati – può richiedere tempi differenti in base alle necessità e alle richieste effettuate. Se si dovrà valutare la sola tollerabilità sarà sufficiente verificare la risposta immunitaria tramite gli anticorpi prodotti dall’organismo. Se invece si richiederanno anche gli studi sull’efficacia i tempi potrebbero dilazionarsi. Ad ogni modo, l’idea di adattare un vaccino già convalidato in modo che sia specifico per la variante Omicron in tre o quattro mesi è assolutamente in linea con le necessità effettive”.