AGI - Le variazioni nella durata del ciclo mestruale prima della menopausa potrebbero contribuire a prevedere il rischio di problemi cardiaci in età più avanzata. Questo è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Menopause, condotto dagli scienziati dell'Università di Pittsburgh, che hanno esaminato il legame tra i cambiamenti del ciclo mestruale e la probabilità di sviluppare difficoltà cardiache.
Il team, guidato da Samar El Khoudary, ha coinvolto 428 partecipanti di età compresa tra 45 e 52 anni, che sono state seguite per un follow-up di 10 anni o fino al post-menopausa. I ricercatori hanno raccolto dati sul ciclo mestruale durante il pre-menopausa e valutato il rischio cardiovascolare dopo l'ultimo ciclo mestruale, misurando rigidità e spessore delle arterie.
Il 62 per cento delle volontarie, riportano gli studiosi, era associato a cicli regolari che non sono cambiati prima della menopausa. Il 16 per cento ha riscontrato un accorciamento della durata del ciclo e il restante 22 per cento del campione ha invece sperimentato cicli tendenzialmente più lunghi.
Stando ai risultati del gruppo di ricerca, le donne che avevano cicli più lunghi in pre-menopausa sembravano associate a una migliore salute vascolare rispetto alle pazienti che mantenevano il ciclo stabile e regolare.
"Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di decesso nelle donne in età avanzata - afferma l'autore - la possibilità di problematiche aumenta in menopausa, ma i meccanismi legati a questo incremento non sono ancora ben compresi. Riconoscere le donne a maggior rischio potrebbe aiutare i medici a individuare strategie di prevenzione mirate ed efficaci".
"La menopausa è una transizione a vari stadi in cui il corpo femminile attraversa molti cambiamenti legati a un maggiore pericolo di problemi cardiovascolari - continua El Khoudary - la variazione nella durata del ciclo, correlato ai livelli ormonali, è un'informazione che si può raccogliere facilmente e potrebbe essere utilizzato come metrica per una prima valutazione del rischio".
Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni, ma può variare molto tra le donne. Minore è l'intervallo di tempo tra una mestruazione e l'altra e maggiore è l'esposizione ad alti livelli di estrogeni. "Questo potrebbe spiegare perché i cicli lunghi e irregolari durane gli anni riproduttivi - osserva l'esperto - possono essere collegati a malattie cardiovascolari, cancro al seno, osteoporosi e altre condizioni di salute".
"Questi risultati - precisa El Khoudary - sono importanti perché evidenziano le differenze tra le donne, che non possono essere considerate allo stesso modo. La nostra ipotesi è che le durate del ciclo mestruale nei due anni precedenti alla menopausa potrebbero riflettere i livelli ormonali e, di conseguenza, la salute cardiovascolare. Nei prossimi studi cercheremo di approfondire queste tematiche e di esplorare il ruolo degli ormoni nella possibilita' di sperimentare problemi cardiovascolari".