AGI - Prima volta al mondo, trapiantato un organo da donatore positivo al SARS-CoV-2 a un paziente negativo. Il trapianto è avvenuto al Sant'Orsola di Bologna a fine aprile scorso e il ricevente è stato dimesso in buone condizioni di salute il primo di giugno.
La scelta del trapianto, in questo caso di cuore, è stata necessaria per salvare la vita al ricevente. La deroga“controllata” al protocollo ottenuta dopo approfondite consultazioni infettivologiche è avvenuta sotto la supervisione del Centro Nazionale Trapianti.
Il donatore, che era stato positivo al Covid, aveva negativizzato ma era ancora all’interno della finestra dei 15 giorni di controllo, ne erano trascorsi 10. Il protocollo sperimentale adottato dal CNT in questi casi consente il trapianto da donatore positivo, solo su pazienti anch’essi positivi o guariti dal Covid-19.
Non chiedere una deroga al protocollo avrebbe significato non potere utilizzare l’organo segnando così drammaticamente il destino del ricevente. Il trapianto, invece, oltre a ridare la vita al paziente, ci consegna numerosi elementi di conoscenza sul Covid che consentiranno in futuro un utilizzo ancora più puntuale degli organi donati.