AGI - "Alcuni paesi ai nostri confini hanno una circolazione particolarmente elevata, mentre la nostra curva è in decrescita, una decrescita sempre lenta. Questo si traduce nel calo dell’incidenza, in quasi tutte le regioni c’è una decrescita. Anche l’incidenza scende, a 146 (era 157)". Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale.
"L'età mediana dei contagiati è a 42 anni, in diminuzione (era 43 anni la settimana precedente) - ha aggiunto - anche l'età mediana del ricovero è in diminuzione, 66 anni contro 67".
Per il presidente dell'Iss "il virus varia, ma non tutte le varianti ci devono preoccupare, anche se vanno tutte individuate. Ci dobbiamo allarmare quando c'è un aumento di trasmissibilità, un aumento di virulenza o quando la variante può rappresentare un sistema che sfugge alla risposta immunitaria".
"Siamo vicini ai 150 casi per centomila, ossia tre volte la soglia definita per il tracciamento sistematico - ha spiegato - l'Rt è sostanzialmente stabile. Con le varianti in circolazione, soprattutto quella inglese, occorre mantenere una particolare cautela e gradualità".
"Le curve sono un indicatore indiretto dell'efficacia delle vaccinazioni. La curva degli over 80 aveva incidenze molto elevate, dopo l'inizio della campagna vaccinale c'è una decrescita significativa, soprattutto negli over 80" ha detto Brusaferro.
Bassi numeri anche per gli operatori sanitari e le Rsa, "anche in questo caso un indicatore di come la vaccinazione sia preziosissima per prevenire le infezioni".
Rezza, su richiamo AstraZeneca per ora non si cambia
Sulla questione della seconda dose di AstraZeneca agli under 60 che hanno già ricevuto la prima "per ora non cambia nulla" ha detto nel corso della conferenza stampa Giovanni rezza responsabile della Prevenzione del Ministero della Salute.
"Si è pronunciata l'Ema e non sono state prese decisioni diverse nelle ultime settimane - ha aggiunto Rezza - i rari eventi avversi si sono verificati con la prima dose, mentre non c'è evidenza di pari eventi avversi con la seconda dose".