Giocare all’aperto, nei parchi e nei giardini potrebbe contribuire a rinforzare il sistema immunitario dei bambini. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli esperti dell'Università di Helsinki, che hanno analizzato un totale di 75 bambini di età compresa tra tre e cinque anni, iscritti a dieci diversi asili nido in Finlandia.
“La letteratura esistente – spiega Aki Sinkkonen dell'Università di Helsinki – supporta l’ipotesi che la vita in città sia più facilmente associata a un sistema immunitario meno forte, per via della meno frequente esposizione ai microbioti, che può aumentare il rischio di sviluppare condizioni come asma, eczema, malattie infiammatorie intestinali, sclerosi multipla e diabete di tipo 1”.
Il team ha modificato gli spazi di gioco all’aperto di quattro asili nido in Finlandia, rendendo più verdi cortili precedentemente coperti di cemento, sabbia o ghiaia e introducendo erba, cespugli, piccoli arbusti e suolo naturale. Per 28 giorni gli alunni hanno trascorso un’ora e mezza ogni giorno nel cortile giocando e dedicandosi al giardinaggio.
“I bambini che hanno giocato nel verde – continua l’esperta – mantenevano un microbiota della pelle e dell’intestino più diversificati, il che sembra contribuire a regolare meglio il sistema immunitario. Questi risultati suggeriscono che le difese corporee dei bambini che vivono in città potrebbero essere potenziate fornendo l'accesso quotidiano a spazi verdi e terreno in cui giocare”.
La ricercatrice sottolinea che i lavori sono costati meno di cinquemila euro, una cifra inferiore al budget di manutenzione annuale di ogni struttura. “I tamponi cutanei per i microrganismi sono stati prelevati da ciascuno dei bambini sia prima che dopo il periodo di studio, insieme a campioni di sangue e feci – prosegue Sinkkonen – e sono stati analizzati anche campioni di sabbia e terreno. Abbiamo confrontato i dati ottenuti con quelli relativi a tre strutture tradizionali e tre asili in cui i bambini venivano portati quotidianamente a trascorrere del tempo nel verde limitrofo”.
Gli autori sostengono che l'esposizione all'ambiente più naturale e alla terra favorisce la regolazione del sistema immunitario, stimolando le vie immunoregolatrici. “Siamo rimasti molto sorpresi da questi dati – afferma la scienziata – dopo soli 28 giorni la differenza nella composizione del microbiota è stata apprezzabile. Credo che il nostro studio possa fungere da apripista per nuove pratiche preventive in grado di contrastare le future epidemie immuno-mediate”.
“Credo sia un lavoro meraviglioso – commenta Graham Rook, immunologo presso l’University College di Londra – molti dei disturbi che stanno aumentando nelle popolazioni urbane occidentali sono dovuti al fallimento dei meccanismi che controllano il sistema immunitario e questa ricerca mostra che l'esposizione dei bambini a un ambiente naturale ricco di biodiversità aumenta diversi biomarcatori dei meccanismi di controllo essenziali. Gli autori sono riusciti a raggiungere un notevole risultato applicativo”.