Che cos'ha Lady Gaga? Cosa ha bloccato Miss Germanotta facendole interrompere il tour mondiale? Si chiama fibromialgia ed è una malattia che esiste, ufficialmente, solo dal 2010 quando è stata inserita nell'International Classification of Diseases dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Per molto tempo si sono avuti dubbi sulla sua esistenza al punto da essere definita la 'malattia fantasma' da alcune associazioni di pazienti.
I sintomi
A soffrire di fibromialgia sono maggiormente le donne (l’80-90%). Chi ne è affetto ha dolori cronici generalizzati in tutto il corpo e una stanchezza debilitante, tale da rendere impossibile condurre una vita normale.
A volte capita - in base a quanto raccontano coloro che ne soffrono - che anche un abbraccio, una stretta di mano, un piccolo urto bastano a provocare sofferenze acute. Una forte stanchezza e una costellazione di altri disturbi apparentemente non collegati tra di loro, dall’insonnia a problemi intestinali, fino a difficoltà di concentrazione, sono altri dei sintomi che riguardano la malattia. Se in passato alle pazienti con questo disturbo veniva spesso diagnosticata la depressione, oggi si ritiene invece che possa invece essere la conseguenza delle sofferenze fisiche e del non veder riconosciuto e diagnosticato per lungo tempo il proprio disturbo.
La malattia fantasma
In passato si è dubitato che la fibromialgia esistesse davvero e non è raro che i disturbi da cui è caratterizzata siano spesso ritenuti di tipo psicologico. Capita che non venga riconosciuta, che sia scambiata per altre condizioni con sintomi simili. Anche i medici, e perfino gli specialisti la conoscono poco.
La malattia di Lady Gaga
La fibromialgia non risparmia nemmeno le popstar: la malattia ha colpito anche Lady Gaga che a causa dei disturbi ha dovuto rimandare alcune date europee del suo tour di quest’anno. Anche nel documentario da poco uscito su Netflix, ‘Gaga: Five foot two’, in cui racconta la sua vita fuori dalle scene la cantante accenna a questa malattia e si mostra in preda a dolori che appaiono lancinanti. Nel caso della cantante la fibromialgia si sarebbe presentata dopo la frattura a un’anca.
Perché è difficile diagnosticarla
Una delle difficoltà nel riconoscerla è che non esistono test clinici per diagnosticarla, dato che non sono state individuate alterazioni riscontrabili con esami strumentali o di laboratorio. La diagnosi si basa esclusivamente sui sintomi, sullo studio della localizzazione dei dolori (fino a non molto tempo fa si usava come criterio la presenza di dolori in punti specifici), e sull’esclusione di malattie che presentano alcune analogie, come la polimialgia reumatica, per esempio, in cui però risultano alterati gli indici dell’infiammazione, l’artrite reumatoide o l’ipotiroidismo.
Non si sa perché insorga la fibromialgia. Si ritiene che ci sia una componente genetica, perché spesso ricorre in una stessa famiglia. Ad accomunare chi ne soffre spesso c’è anche un trauma fisico, un incidente, oppure un’infezione. I malati riportano che dopo la fase acuta, apparentemente superata, sono subentrati i dolori cronici e diffusi. Anche nel caso di Lady Gaga la fibromialgia si sarebbe presentata dopo la frattura a un’anca. In alcuni casi il disturbo è stato associato a traumi psicologici.
L’ipotesi prevalente oggi, in base agli ultimi studi, è che in chi ne soffre siano in qualche modo alterati i meccanismi di elaborazione del dolore. In pratica, per qualche ragione genetica o ambientale, o per entrambe, la soglia di percezione delle sensazioni dolorose risulta più bassa, e anche piccoli stimoli tattili o di pressione vengono sentiti come dolore vero e proprio. Alcune ricerche recenti hanno osservato nei pazienti fibromialgici un aumento di alcune sostanze collegate alla trasmissione del dolore, e l’attivazione più ampia delle aree del cervello dove avviene la sua elaborazione.
Le cause
Seppur riconosciuta a livello mondiale, non si conosce ancora perché la fibromialgia insorge. La componente genetica potrebbe essere una delle cause, visto che spesso ricorre in una stessa famiglia. Ad accomunare chi ne soffre spesso c’è anche un trauma fisico, un incidente, oppure un’infezione. I malati riportano che dopo la fase acuta, apparentemente superata, sono subentrati i dolori cronici e diffusi. In alcuni casi il disturbo è stato associato a traumi psicologici. L’ipotesi prevalente oggi, in base agli ultimi studi, è che in chi ne soffre siano in qualche modo alterati i meccanismi di elaborazione del dolore. In pratica, per qualche ragione genetica o ambientale, o per entrambe, la soglia di percezione delle sensazioni dolorose risulta più bassa, e anche piccoli stimoli tattili o di pressione vengono sentiti come dolore vero e proprio. Alcune ricerche recenti hanno osservato nei pazienti fibromialgici un aumento di alcune sostanze collegate alla trasmissione del dolore, e l’attivazione più ampia delle aree del cervello dove avviene la sua elaborazione.