Di tumore, in Italia, si muore di meno che in passato. I decessi per la prima volta sono diminuiti: 1.134 morti in meno sono state registrate nel 2013 (176.217) rispetto al 2012 (177.351). In diciassette anni (dal 1990 al 2007) gli italiani che hanno sconfitto il cancro sono aumentati, si registra un +18% per gli uomini e un +10% per le donne, ma secondo l'ultimo rapporto Aiom-Airtum, che ogni anno fa il punto sui numeri del cancro in Italia, l'evoluzione epidemiologica dei tumori è però a due facce: cala la mortalità, e cala anche l'incidenza tra gli uomini, ma aumenta nettamente tra le donne.
Ecco tutti i dati:
- Totale casi registrati nel 2016: 365.800 contro i 363.300 del 2015
- Donne - 176.200 (46%) nel 2016 contro i 168.900 del 2015 - 7.300 casi in più
- Uomini - 189.600 (54%) nel 2016 contro i 194.400 del 2015 - 4.800 casi in meno
Cosa è cambiato
- La prevenzione primaria, e in particolare la lotta al tabagismo.
- La diffusione degli screening su base nazionale
- Il miglioramento diffuso delle terapie in un ambito sempre più multidisciplinare e integrato
Le donne si ammalano di più
Ogni giorno, in Italia, circa 1000 persone ricevono una diagnosi di tumore, tra i casi più frequenti ci sono:
- Colon-retto - 52.000
- Seno - 50.000 (48.000 nel 2015). L'incidenza è aumentata particolarmente tra i 45 e i 49 anni.
- Polmone - 40.000
- Prostata - 35.000
- Vescica - 26.000.
Donne - è in aumento l'incidenza dei timori a:
- Polmone
- Seno
- Corpo dell'utero
- Linnfomi di Hodgkin
- Melanoma
Donne - diminuiscono quelli a:
- Stomaco
- Vie biliari
- Ovaio
- Cervice uterina
Uomini - l'incidenza generale dei tumori si riduce in maniera significativa (-2,5%), soprattutto per quelli che venivano considerati i "big killer".
- Diminuiscono:
- Polmone
- Prostata
- Colorettali
- Vie aero-digestive
- Esofago
- Stomaco
- Fegato
- Aumentano:
- Pancreas
- Testicolo
- Rene
- Melanoma
Il cancro uccide di meno
In Italia la mortalità continua a diminuire in maniera significativa in entrambi i sessi. Secondo i dati forniti dall'Istat, 176.217 degli oltre 600.000 decessi verificatisi nel 2013 (ultimi dati disponibili) sono attribuibili a tumore (1000 in meno rispetto al 2012), collocando le neoplasie al secondo posto per le cause di morte dopo le malattie cardio-circolatorie (37%).
I tumori che uccidono di più:
- Polmone - 33.483
- Colon-retto - 18.756
- Seno - 12.072
- Pancreas - 11.201
- Stomaco - 9595
- Prostata - 7203
La sopravvivenza è il principale outcome in campo oncologico e permette di valutare l'efficacia del sistema sanitario nel suo complesso nei confronti della patologia tumorale. La sopravvivenza, infatti, è condizionata da due aspetti:
- La fase nella quale viene diagnosticata la malattia
- L'efficacia delle terapie intraprese
In Italia, la sopravvivenza dei pazienti oncologici è mediamente più elevata rispetto alla media europea per molte sedi tumorali e per i tumori oggetto di screening. In generale, nel nostro Paese la sopravvivenza a cinque anni è pari al 68% per i tumori più frequenti e al 55% per i tumori rari.
Le due neoplasie più frequenti per genere (prostata e seno) presentano sopravvivenze a 5 anni che si avvicinano al 90%, con percentuali ancora più elevate quando la malattia è diagnosticata in stadio precoce.
Nord e Sud a confronto
Si conferma una differenza nel numero di nuovi casi fra Nord e Sud. In particolare, il tasso d'incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è più basso, sia tra gli uomini che tra le donne, al Centro e al Sud, rispetto al Nord. Due i fattori in gioco:
- La persistenza, nelle Regioni meridionali, di fattori protettivi verso determinate neoplasie
- La minore attivazione degli screening programmati al Sud
I tumori rari
Ogni 12 mesi in Italia 89mila persone ricevono una diagnosi di tumore raro. Un numero che richiede attenzione e necessità di percorsi dedicati a questi pazienti (e alle loro famiglie) che, per la frammentazione delle competenze o in mancanza di punti di riferimento, sono spesso costretti a spostamenti con costi sociali elevati.