Torino - Il laboratorio di genetica dell'Istituto Zooprofilattico di Torino, diretto da Pierluigi Acutis, ha scoperto una mutazione genetica che rende resistenti i caprini all'encefalopatia spongiforme (malattia analoga al morbo della muzza pazza). "La mutazione e' naturalmente presente in alcuni animali - spiega Maria Caramelli, direttrice generale dell'Istituto Zooprofilattico - e utilizzare per la riproduzione soltanto gli animali geneticamente resistenti puo' proteggere la popolazione da questa temibile malattia. Salvare gli animali e il lavoro degli allevatori sono una nostra priorita'". L'encefalopia spongiforme della capra non solo costituisce un grave problema di sanita' e benessere animale, ma provoca anche ingenti danni economici, poiche' per regolamento europeo quando un gregge e' colpito da questa malattia tutti gli animali devono essere abbattuti. "Con un piano d'azione nazionale abbiamo coordinato l'analisi genetica di 5mila capi - precisa Pierluigi Acutis, a capo del laboratorio di Genetica dell'Istituto - e abbiamo creato una banca dati nazionale per sapere dove e quali sono gli animali resistenti. Forti di questa azione stiamo chiedendo all'Unione Europea, con il supporto del ministero della Salute, di modificare il regolamento e salvaguardare con la genetica il patrimonio caprino". (AGI)