Roma - Gli esperti li definiscono la più grande minaccia all'umanità: sono i batteri antibiotico-resistenti, al centro di una dichiarazione globale che verra' firmata all'Assemblea Generale dell'Onu da 193 Paesi. Un impegno collettivo che potrebbe prevenire 700mila morti all'anno. Senza azioni adeguate, infatti, e' possibile che infezioni comuni possano presto diventare non curabili con le medicine a disposizione. Il problema e' stato causato da un uso eccessivo di antibiotici per umani e animali, che hanno permesso ai batteri di imparare a 'difendersi' dalle cure, mutando ed evolvendosi in 'superbatteri'.
Resistenza agli antibiotici, nel 2050 un morto ogni 3 secondi
E' la quarta volta, ricorda la Bbc, che viene siglata una dichiarazione Onu sul tema della salute, dopo Hiv, malattie-non trasmissibili ed ebola. I Paesi firmatari si impegnano a sviluppare un sistema di sorveglianza e regolamentazione sull'uso e la vendita di medicine antibiotiche, incoraggiare strade innovative per svilupparne di nuovi, promuovendo diagnosi rapide, ed educare personale sanitario e opinione pubblica su come prevenire infezioni resistenti ai medicinali. I partecipanti all'Assemblea Generale dell'Onu hanno deciso di finanziare collettivamente la dichiarazione, raggiungendo gia' 790 milioni di dollari. (AGI)