Per i primi cinque anni di vita i bambini devono bere acqua e latte. Stop. Pochissimo succo di frutta al 100% e solo dopo l’anno. Queste le nuove linee guida stilate da un panel di esperti americani che puntano a sensibilizzare i genitori su diabete e obesità, le odierne grandi patologie dei Paesi più sviluppati. Bevande diverse da latte e acqua sono ricchissime di zuccheri aggiunti e di calorie e rappresentano una trappola per la salute, mettono in guardia gli scienziati dell’American Academy of Pediatrics, dell’Academy of Nutrition and Dietetics.
“Per i primi 6 mesi di vita i neonati devono bere solo latte materno o in formula. A sei mesi si può introdurre l’acqua. I bambini che prendono latte artificiale possono passare a quello di mucca al compimento di un anno di età”, spiegano i dottori.
Al di sotto dei 5 anni, ai bimbi non vanno date bibite zuccherate, né con il saccarosio né con i dolcificanti; niente latte al cioccolato o aromatizzato, né bibite contenenti caffeina. Da evitare anche le bevande vegetali come latte di soia, mandorle o riso, anche se la soia è la migliore delle alternative per coloro che non vogliono o non possono dare latte di mucca ai figli. Infine, no alle scorte di succhi di frutta confezionati (e arricchiti con sciroppo di glucosio, zuccheri, aromi) in pratici bricchetti, in bottiglie simil biberon o da spremere.
L’unica concessione è un succo col 100% di frutta, bevuto saltuariamente. “I bambini non hanno bisogno di succo ed è più salutare mangiare direttamente frutta”, ha sottolineato il gruppo di esperti. Un consumo eccessivo di succhi, infatti, può portare a carie dentale e a un aumento di peso ed è collegato a una cattiva alimentazione generale.
Le raccomandazioni del panel vogliono essere una risorta di guida per la rieducazione alimentare in un Paese in cui il 19% dei bambini è obeso col rischio di sviluppare malattie croniche. “Quasi la metà dei bimbi tra i 2 e i 5 anni bevono bibite zuccherate ogni giorno”, ha dichiarato al New York Times Megan Lott, vice direttore dell’Healthy Eating Research. Circa un terzo dei bambini e degli adolescenti negli Stati Uniti è in sovrappeso o obeso, condizioni che aumentano il rischio di sviluppare malattie croniche, come ipertensione, colesterolo alto, apnea notturna, diabete di tipo 2, malattie cardiache, ictus e alcuni tumori.
In Italia va meglio ma c’è poco da esultare. Secondo uno studio condotto dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics, il 10% dei bambini tra i 2 e i 6 anni è in sovrappeso o obeso. La ricerca ha coinvolto più di 5.700 bambini tra i 2 e i 6 anni di età, tutti visitati da pediatri della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) tra il 2011 e il 2012. Di questi bambini, circa 600 (il 10%, appunto) ha sviluppato sovrappeso o obesità nell'ultimo anno e – su 219 bambini - i ricercatori hanno potuto effettuare dettagliate analisi del sangue. Dei 219 piccoli presi in esame, quasi il 40 per cento ha avuto almeno una lettura anomala nel loro metabolismo come la pressione alta, colesterolo alto, glicemia elevata o bassi livelli di colesterolo “buono".
Nello specifico nel 35% è stata rilevata insulinoresistenza; nel 39% almeno una complicanza metabolica; nel 6% una condizione di pre-diabete; per il 25% alti valori di colesterolo e nel 13% ipertensione. Circa un terzo dei bambini ha avuto steatosi epatica non alcolica o un accumulo di depositi di grasso nel fegato. Valori che, in studi sugli adulti, sono stati collegati a un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete. Lo studio ha rilevato che questi bambini hanno anche un indice di massa corporea più elevato (BMI) rispetto ai bambini obesi ma che non presentano anomalie metaboliche. I risultati mostrano che le alterazioni metaboliche legate all'obesità sono presenti già in età prescolare, nonostante i bambini siano in sovrappeso o obesi da poco tempo.
"I risultati evidenziano che il rischio di alterazioni metaboliche legate all'obesità comincia a manifestarsi presto nella storia naturale dell'aumento di peso" spiega la dottoressa Melania Manco, ricercatrice di Malattie Multifattoriali e Fenotipi Complessi del Bambino Gesù.
Ecco allora il calendario delle bevande adatte ai bambini:
Dalla nascita al sesto mese: Il bambino può bere solo latte materno o latte formulato
Dai 6 ai 12 mesi: Il bimbo beve principalmente latte, ma con l’inizio dello svezzamento può iniziare a bere anche acqua.
Dal dodicesimo mese al secondo anno di età: I bimbi possono bere da uno a 4 bicchieri di acqua al giorno. Il latte è quello intero pastorizzato. Il succo (rigorosamente 100% di frutta) non deve superare i 20 millilitri al giorno.
Dai 2 ai 3 anni: Ancora acqua e latte, ora parzialmente scremato. E 110 millilitri di succo al giorno.
Dai 4 a 5 anni: Il bambino beve fino a 5 bicchieri di acqua al giorno, latte parzialmente scremato e massimo 150 millilitri di succo al giorno. Nessun altro drink è ancora concesso.