Per la prima volta in Italia una tecnica innovativa e rivoluzionaria permetterà ad un paziente tetraplegico, un uomo di 52 anni, di recuperare la funzione delle mani. Questa nuova modalità d'operazione ha permesso di bypassare il livello della lesione al midollo spinale trasferendo e ricollegato nervi donatori sani - sopra la lesione stessa del midollo - a nervi non piu' funzionanti a valle della lesione.
L'intervento è stato realizzato ieri presso l'ospedale Cto della Città della Salute di Torino. La chirurgia della mano tetraplegica tradizionale che utilizzava trasferimenti di tendini era impiegata già da diversi anni ma consentiva solamente un parziale recupero della funzione motoria, mentre questa tecnica innovativa permette di reinnervare interi distretti muscolari non altrimenti recuperabili con la chirurgia classica.
Il paziente in questione, in seguito a un incidente automobilistico, aveva riportato una lesione midollare completa a livello cervicale. Il trauma aveva provocato, oltre al deficit completo degli arti inferiori, l'impossibilità di apertura e chiusura delle dita bilateralmente: non era più in grado di afferrare oggetti o di poter provvedere alla propria cura personale. L'intervento chirurgico è stato eseguito, circa sei mesi dopo il trauma, su entrambi gli arti superiori. La procedura chirurgica è durata circa 3 ore e mezza per arto e ha permesso il collegamento di nervi ancora funzionanti a nervi deficitari. Con l'obiettivo di reinnervare la muscolatura delle mani
Durante l'intervento, spiegano i medici, non si sono presentate complicanze periprocedurali. Il recupero della funzione motoria necessita di molti mesi e sarà facilitata dai moderni trattamenti fisioterapici atti a preservare e favorire la motilità dei distretti interessati. La nuova chirurgia che sfrutta il trasferimento di nervi è una recentissima metodica eseguita in pochi centri al mondo. Questa tecnica permette un maggiore e più fisiologico recupero della funzione motoria e sensitiva degli arti. La successiva riabilitazione prevede l'adozione di trattamenti specifici possibili solo in centri di riferimento.