Tre vittime dall'inizio dell'anno; quattro se si considera anche l'episodio del settembre scorso. C'è un caso Sicilia, dentro il quale ce n'è uno catanese. E' in atto una epidemia di morbillo, viene ripetuto.
Venerdì è toccato a un bimbo di 10 mesi perdere la vita. Il piccolo, deceduto come gli altri a Catania, era già sofferente per un difetto interatriale ed era stato ricoverato dal 3 al 16 marzo in Pediatria nel presidio di Nesima per una broncopolmonite e bronchiolite in presenza di un virus respiratorio sinciziale.
Da qui era stato dimesso perché in miglioramento ed era stato programmato un controllo a distanza di dieci giorni. Successivamente, era stato ricoverato il 27 marzo, nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Acireale, per aver contratto il morbillo. Nel pomeriggio del 4 aprile le condizioni respiratorie e cardiocircolatorie si erano aggravate tanto da richiedere la necessità di un trasferimento in Rianimazione del Garibaldi-Centro, dove è morto.
"Il piccolo è stato contagiato da chi non era vaccinato e sappiamo che la mamma aveva contratto il morbillo", afferma il primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale Garibaldi Sergio Pintaudi, "tutto questo deve essere di monito. E' essenziale vaccinarsi per proteggere se stessi e gli altri. In Sicilia è in atto una epidemia da morbillo e il picco è registrato a Catania".
L'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza spiega che nel capoluogo etneo si è raggiunta una copertura vaccinale del 91,5%. In aumento, ma non abbastanza considerato che la quota di sicurezza è il 95%. L'Istituto superiore di sanità lo spiega a chiare lettere: l'Isola è di gran lunga la regione con più casi di contagio nei primi mesi del 2018: oltre 200 malati sui 411 casi totali. Di tutti gli episodi di morbillo quest'anno, insomma, la metà è stata registrata in Sicilia.
"Evidentemente c'é una coda dell'epidemia del 2017 - spiega all'Agi Gianni Rezza, direttore dei dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità - nei mesi scorsi avevamo assistito a un numero di casi superiore in altre regioni, dalla Lombardia al Lazio, ora l'epidemia si è spostata in Sicilia". Così, su direttiva del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la Direzione generale della Prevenzione sanitaria e l'Iss stanno svolgendo una intensa attività di monitoraggio dei fatti accaduti e della situazione sanitaria del territorio interessato, in stretto raccordo che le autorità regionali e locali.