La Scozia ha stabilito il prezzo minimo per l’alcol. È il primo Paese al mondo a introdurre una misura simile, dopo che lo stesso tentativo era stato fatto nel 2012 ma era naufragato per l’opposizione dei produttori. “Cerchiamo di ridurre il significativo danno dell’alcol a basso costo”, ha scritto su Twitter il primo ministro Nicola Sturgeon dicendosi sicura che la nuova decisione “salverà vite”.
Today, Scotland becomes the first country in the world to implement minimum unit pricing in an attempt to reduce the significant harm of strong, low cost alcohol. Thanks to all those who have stuck with us through the challenges. This public health policy will save lives.
— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) 1 maggio 2018
Mai più birra a meno di un euro
Il prezzo minimo è in vigore dal primo maggio e avrà effetti su ogni tipo di bevanda alcolica. Il meccanismo per calcolare gli aumenti non è semplice: i nuovi prezzi verranno stabiliti secondo la gradazione alcolica dei drink, quello che in Scozia si chiama unit. “Un'unità corrisponde a 8 grammi di alcol, pari a uno shot da 25 millilitri di alcol al 40%, come il whisky, o a un bicchiere da 76 ml di vino al 13%”, scrive la Cnn. “Un classico bicchiere di vino è da 175 ml, cioè 2,4 unità”. Il prezzo minimo imposto dal governo scozzese per una unit di alcol è 50 pence di sterlina, circa 57 centesimi di euro. Un report del Servizio sanitario nazionale (Nhs) aveva rivelato che nel 2016 oltre la metà degli alcolici era stato venduto a un prezzo per unit inferiore a questa soglia.
Il sidro, che sventola!
Il tabloid britannico Daily Mail ha già calcolato le variazioni delle bevande più diffuse in Scozia: +40% per il whisky, che partirà da 14 sterline, per esempio, e +53% per il vino rosso che non si troverà più in commercio a meno di quasi 5 sterline. Alle stelle anche il prezzo della birra, che Rsi calcola a più di un euro per ogni mezzo litro da 5 gradi.
La bevanda che più delle altre subirà gli effetti del rincaro è il sidro, cioè il prodotto della fermentazione di mele o pere. In questo caso una bottiglia arriverà a costare 5 sterline, una volta e mezza il prezzo in vigore fino ad aprile. Stangata anche sugli alcolpop, i drink zuccherati a bassa gradazione alcolica, dolci e rivolte al consumo soprattutto di giovani e giovanissimi.
Più di tre morti al giorno per l’alcol
Il governo scozzese già da tempo ha indicato le linee guida nel consumo di alcol, suggerendo di non superare il limite di 14 unità da assumere nell’arco di una settimana. Secondo Cnn, fino alla scorsa settimana – prima cioè dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento – questa soglia poteva facilmente essere superata con una spesa di appena 2 sterline e mezza. Oggi, per bere altrettanto, gli scozzesi dovranno tirar fuori dal portafogli il triplo. Anche muoversi verso sud, oltre il confine con l’Inghilterra, per comprare alcol a un prezzo inferiore potrebbe risultare inutile: il governo di Theresa May sembra indirizzato a seguire la stessa linea scozzese.
Secondo l'Nhs, nel 2016 sono morte in media 24 persone ogni settimana per malattie causate dall’alcol. Un abuso che ha un costo enorme sulle casse del paese: nel 2007 il peso sull’economia era stato di oltre tre miliardi e mezzo, in media 900 sterline per persona. Con questo provvedimento il governo spera di salvare 392 vite nei prossimi cinque anni, riporta Cnn.