C'è una sostanza potenzialmente killer nelle patatine. Una ricerca
C'è una sostanza potenzialmente killer nelle patatine. Una ricerca

C'è una sostanza potenzialmente killer nelle patatine. Una ricerca

sonia montrella
 Una fabbrica di patatine della PepsiCo
Sergey Pivovarov / RIA Novosti / Sputnik -  Una fabbrica di patatine della PepsiCo
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Cos'è l'acrilammide​

 Patatine
GARO / Phanie  -  Patatine

Un pericolo per i tessuti e per il feto​

Attenti a patatine, caffè e pane bianco

Una fabbrica di patatine in Germania
Dpa Martin Lîssig / DPA  - Una fabbrica di patatine in Germania

Le promosse e le bocciate dello studio

Lo Studio ABR (pubblicato a dicembre 2016 e dunque valido a quella data) si è focalizzato sulla presenza di acrilamide all’interno di patatine fritte confezionate a base di patate, vendute nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Dalle analisi condotte è emerso che - a quella data - ben 3 marche su 6 (cioè il 50% dei campioni), presentavano concentrazioni superiori ai valori consigliati dalle Linee Guida europee dell’EFSA che ovviamente le aziende dovrebbero tenere in considerazione. "Sebbene sull’acrilammide la normativa dell’UE e nazionale, stranamente, non impone dei valori limite ben definiti - si legge nello studio - si rammenta che esistono delle Linee Guida dell’EFSA che indicano dei parametri ben chiari da rispettare e che quindi sarebbe consigliato non superare (1000 mcg/Kg)". I dati riscontrati a dicembre 2016 "evidenziano un chiaro superamento dei valori rispetto a quanto raccomandato".

Non rispettavano le raccomandazioni (a dicembre 2016)

  • Amica Chips Eldorada*
  • Crocchias classiche terranica
  • Carrefour classiche

Erano in linea con le raccomandazioni

  • Lays classiche senza glutine
  • Patasnack classica senza glutine
  • San Carlo 1936

* (rispetto dei parametri EFSA relativi alla presenza di acrilammide nelle patatine Eldorada di Amica Chips S.p.A. oggetto dello studio del Laboratorio ABR, la stessa società ha comunicato ad AGI la non rispondenza a quei valori come dimostrano altre analisi compiute a dicembre 2016 e poi successivamente, che invece attestano l'assoluto rispetto dei parametri indicati dalle linee guida per il prodotto in questione).

Lay's e San Carlo anche nella top 10 del Gambero Rosso

Lay's e San Carlo occupano anche la classifica delle 10 migliori patatine in busta stilata dal Gambero Rosso che tiene conto della bontà e del prezzo, trascurando l'acrilammide. Una lista che vede le Lay's piazzarsi al primo posto in assoluto e le San Carlo 1936 collocarsi in zona podio. Le americane "conquistano con lo spessore sottile, la piacevole croccantezza, il sapore caratteristico, gli aromi che richiamano in modo netto e centrato la materia prima e un olio corretto, la sapidità perfetta, i ricordi di pinolo e frutta secca. Soddisfa anche l'orecchio con il suo crok godurioso".

Quanto alle San Carlo, "le patatine, tagliate a fette sottili, cotte in olio di girasole e condite con sale marino, sono quello che ti aspetti dalle chips: invitanti, dorate, di media grandezza e integre, con un quid artigianale, alcune attaccate tra loro per bocconi che riempiono la bocca. Odori di patata fritta e di olio non pessimo. Le migliori prestazioni si incontrano al palato: sapore della materia prima in primo piano, sale ben dosato, olio non male, consistenza croccantissima".

Nella classifica compaiono anche le Amica Chips. Per il Gambero Rosso, non hanno un buon aspetto, ma migliorano dopo averle assaggiate. "Così alla vista: dimensione più piccola che media, faccia color oro carico, cotta e un po' unta, con alcune rotture. L'odore è quasi latitante, e quel poco che si avverte è di olio non preciso. Migliora in bocca: sapore delicatissimo, note di amido che richiamano la patata fresca, untuosità non eccessiva, consistenza croccante, sale molto dosato, sentore di olio senza difetti evidenti, contrariamente a quello che il naso annunciava".

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