Roma - Sono oltre 16mila in Italia le persone che hanno spento gia' 100 candeline, numero piu' che raddoppiato negli ultimi 10 anni (erano solo 6.100 nel 2002) a cui si aggiungono un gruppo sempre crescente di super centenari, quelli che hanno raggiunto l'obiettivo dei 110 anni d'eta'. Questo e' uno dei dati emersi in occasione del congresso annuale dell'European Society of Cardiology (ESC) in corso a Roma. (AGI) .
"Nuovi studi prevedono che chi nasce oggi vivra' sino a 100 anni, lo credono i ricercatori del Ageing Research Centre della University of Southern Denmark", ha spiegato Leonardo Bolognese, direttore di Cardiologia ospedale di Arezzo e ESC Local Press Coordinator. "Un fenomeno globale giacche' i centenari - ha continuato - sono in aumento in molti paesi del mondo e il loro incremento e' diventata una priorita' nella pratica clinica a causa di un trend considerato inarrestabile". Succede allora che un gruppo di cardiologi dell'ospedale San Giuseppe di Milano ha deciso di valutare la salute cardiaca di un gruppo di soggetti con piu' di 100 anni attraverso una ecocardiografia e paragonare i dati con un gruppo di soggetti piu' giovani tra i 75 e gli 85 anni. Lo studio retrospettivo caso-controllo e' stato eseguito dal 2010 al 2015 e includeva 120 "grandi vecchi" e 120 anziani piu' giovani: i centenari erano piu' spesso donne. Rispetto ai "colleghi" piu' giovani mostravano una prevalenza di diabete significativamente piu' bassa il 19,1 per cento contro il 41,7 per cento, di fibrillazione atriale del 19,1 per cento contro il 37,5 per cento e meno della meta' di malattie coronariche presenti nel 29,1 per cento dei centenari rispetto al 56,7 per cento dei piu' giovani. Ma non e' tutto perche' i piu' anziani mostravano un minor diametro del ventricolo sinistro con un relativamente piu' alto spessore della parete muscolare e un minor volume dell'atrio sinistro. (AGI) .