Stoccolma - Un nuovo metodo di diagnosi precoce per il morbo di Alzheimer, e' stato messo a punto dal Karolinka Institutet. La rivista Brain ha infatti pubblicato i risultati di un vasto studio condotto proprio dai ricercatori svedesi guidati da Agneta Nordberg, che mostra la possibilita' di diagnosticare l'insorgenza della malattia in maniera significativamente precoce. Poter scoprire in maniera tempestiva la comparsa dei primi sintomi della malattia ha implicazioni importanti non solo per la scelta del trattamento farmacologico ma anche per l'inclusione dei pazienti negli studi clinici. Il segno patologico della malattia di Alzheimer e' la formazione di placche amiloidi insolubili che si accumulano nel cervello. La presenza di queste placche puo' essere misurata nel cervello utilizzando la tomografia ad emissione di positroni (PET). I livelli di proteina amiloide possono anche essere misurati nel fluido spinale. I ricercatori hanno scoperto che nella malattia di Alzheimer, mentre la molecola si accumula nel cervello, i livelli di amiloide nel fluido spinale si riducono.Questo ha permesso loro di mettere a punto un sistema di tracciamento dei livelli di proteina presenti nel cervello basati su alcuni tipi specifici di molecola amiloide. LO studio e' stato condotto su un campione di 220 pazienti selezionati attraverso sette diversi centri clinici europei. Al termine della ricerca i ricercatori sono riusciti a costruire un modello attraverso il quale riconoscere i diversi tipi di proteina per determinarne la quantita' nei diversi organi. (AGI) .