Roma - Le sigarette elettroniche sono sicure, ma scarsamente efficaci come strumento per smettere di fumare. Questi i risultati del del follow-up a 24 mesi del primo studio al mondo sulla efficacia e sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche. Lo studio e' tutt'ora in corso ed e' realizzato da un gruppo di ricercatori di diversi enti italiani, tra i quali l'Istituto superiore di sanita' (Iss), le universita' di Chieti, Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Milano, Sapienza e Cattolica di Roma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Tobacco Control.
La ricerca ha coinvolto 932 fumatori di e-cig, sigarette tradizionali, o entrambe (dual users). Dopo 24 mesi di follow-up, il 42,4 per cento degli e-smokers continuava a fumare solo sigarette elettroniche; il 18,8 per cento aveva abbandonato qualunque tipo di sigaretta; il 38,9 per cento era ricaduto nel fumo tradizionale (con o senza sigarette elettroniche). Tra i fumatori tradizionali, il 75,6 per cento continuava a fumare sigarette classiche; il 23,1 per cento aveva invece smesso (anche se, di questi, il 5,6 per cento aveva iniziato a fumare sigarette elettroniche). Infine, tra i fumatori di entrambi i tipi di sigarette, il 57,4 per cento aveva abbandonato le e-cig, ma non le sigarette classiche; il 16,6 per cento continuava a fumare entrambe; il 26,0 per cento aveva smesso di fumare sigarette tradizionali (anche se, di questi, l'11,7 per cento continuava a fumare sigarette elettroniche). Sono stati registrati 38 casi di infiammazione/irritazione alle vie aeree superiori (20 nei dual users), e 38 nuovi casi di patologie gravi potenzialmente legate al fumo, con differenze non statisticamente significative tra i gruppi. Gli ulteriori mesi di follow-up confermano quanto emerso nei primi 12 mesi: l'aggiunta della sigaretta elettronica alle sigarette tradizionali non sembra facilitare la cessazione dal fumo di tabacco ne' la riduzione delle sigarette fumate quotidianamente. Tuttavia, chi ha gia' smesso di fumare e sceglie di utilizzare esclusivamente e-cig, ha maggiori possibilita' di non ritornare alle sigarette tradizionali. Non sono emerse problematiche specifiche relative alla sicurezza delle e-cig, ne' differenze significative nel rischio di patologie legate al fumo tra coloro che fumano e-cig e sigarette tradizionali. "Per avere i risultati finali di questa ricerca si dovra' attendere il 2019 - ha detto Walter Ricciardi, presidente dell'Iss - ma i dati pubblicati sono comunque di grande importanza, poiche' ancora oggi, in tutto il mondo, vi sono scarsissime informazioni sulla sicurezza a 24 mesi delle e-cig, ed il dibattito scientifico e' molto acceso". (AGI)