Londra - Le cellule immunitarie possono essere "risvegliate" per combattere anche i tumori più letali. A dimostrarlo e' stato un gruppo di ricercatori dell'University College London in uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research. Per eludere i meccanismi di difesa del corpo, le cellule tumorali hanno imparato ad azionare un interruttore presente nelle cellule immunitarie che sostanzialmente le "addormenta". L'interruttore quindi viene azionato per evitare che il sistema immunitario attacchi il tumore. Ora gli scienziati hanno dimostrato che e' possibile utilizzare tecniche di manipolazione genetica per eliminare questo interruttore in modo che il sistema immunitario ritorni a riconoscere il cancro e ad attaccarlo. "Questa e' una scoperta emozionante e significa che noi possiamo avere un modo per aggirare le difese del cancro, agendo solo sulle cellule immunitarie che riconoscono il cancro", ha detto Sergio Quezada, autore dello studio. Il trattamento consisterebbe nel fare una biopsia al tumore in modo da identificare le cellule immunitarie che sono già al suo interno. Queste cellule sono probabilmente quelle più efficaci perche' la loro presenza nel tumore suggerisce che prima di essere "spente" lo hanno riconosciuto e stavano cercando di attaccarlo. A questo punto i ricercatori hanno usato la tecnica di manipolazione genetica chiamata "Talen" per "tagliare" e rimuovere l'interruttore. Le cellule immunitarie modificate sono state successivamente moltiplicate in laboratorio e poi iniettate nel corpo. Queste cellule non solo dovrebbero combattere il cancro, ma anche impedire la formazione di eventuali recidive. Finora i test sono stati effettuati solo sui topi, ma i risultati sono stati promettenti: i tumori sono stati ridotti del 75 per cento e l'80 per cento dei topi malati e' rimasto in vita dopo 70 giorni, al contrario dei topi usati come gruppo di controllo. (AGI)