New York - è noto che mangiare spesso cibo da fast food fa male alla salute. Quello che però fino ad oggi abbiamo ignorato è che a fare male non sono solo l'hamburger, la pizza o le patatine proposti nei menu, ma anche i contenitori utilizzati per l'asporto. Uno studio del Milken Institute School of Public Health negli Usa ha rilevato che le persone che mangiano un sacco di cibo di fast food da asporto vengono esposte a livelli elevati, superiori fino al 40 per cento, di sostanze chimiche potenzialmente dannose. Nei contenitori da asporto infatti sono presenti i cosiddetti ftalati, un gruppo di composti chimici utilizzati per ammorbidire e aumentare la flessibilità del packaging. Gli ftalati sono stati banditi dai giocattoli e dai prodotti destinati ai bambini, a causa degli effetti potenzialmente tossici. Queste sostanze chimiche, infatti, sono note per interferire con gli ormoni e sono implicate in varie malattie e condizioni, tra cui l'asma e l'autismo. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, è il primo ad aver indagato l'esposizione agli ftalati nel consumo di cibo da fast food. I ricercatori hanno così esaminato i dati di 8.877 partecipanti che hanno rispoststo a domande dettagliate circa la loro dieta nelle ultime 24 ore, tra cui il consumo di cibi da fast food. I partecipanti hanno anche dato ai ricercatori campioni di urina, testati per due ftalati specifici: DEHP e DINP. I ricercatori hanno cosi' scoperto che chi ha mangiato piu' cibo da fast food è stato esposto maggiormente agli ftalati. In particolare, le persone che hanno consumato piu' cibo da fast food avevano livelli del 23,8 per cento superiori di DEHP nel campione d urina e di quasi il 40 per cento in piu' di DINP. (AGI)