Firenze - Quest'anno il virus dell'infuenza e' stato poco aggressivo e sta rallentando la sua corsa, resistono invece le malattie respiratorie. E' quanto afferma la Simg, la societa' italiana di medicina generale. L'influenza 2016 finora ha fatto registrare 2 milioni e 613mila casi, ma il numero degli italiani colpiti nell'ultima settimana di rilevazione e' in diminuzione: 342.000 rispetto ai 366.600 del precedente monitoraggio, con un'incidenza pari a 5,7 casi per mille abitanti (nella settimana precedente era di 6,04 per mille). Secondo la Simg, anche altri indicatori correlati alla patologia sono in calo: le visite domiciliari stanno diminuendo, cosi' come ricoveri ospedalieri dovuti a patologie influenzali e i giorni di malattia prescritti. E' invece in leggero aumento il numero delle persone con malattie respiratorie acute: sono 199.800, pari a 3,3 casi ogni mille abitanti. .
"Questa stagione influenzale si caratterizza per la bassa intensita', inferiore a quella degli anni scorsi. E il picco e' stato superato - afferma Claudio Cricelli, presidente della Societa' Italiana di Medicina Generale -. Ogni anno l'influenza rappresenta una sfida per l'organizzazione del sistema sanitario, che ha retto molto bene. La campagna per la vaccinazione e il lavoro dei medici, oltre a una maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini, stanno rendendo questa epidemia stagionale priva di particolari criticita'". Nell'ultima rilevazione le Regioni a maggior incidenza sono state Marche, Trentino e Piemonte (rispettivamente con 15.76, 11.78 e 9.95 casi per 1000 abitanti), quelle che hanno fatto registrare il minor numero di diagnosi sono state invece Sicilia, Molise e Sardegna. "E' fondamentale - spiega Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella - non assumere antibiotici, innanzitutto perche' sono inattivi sui virus, non solo influenzali ma anche respiratori. Inoltre un uso indiscriminato rende questi farmaci inefficaci, aumentando il rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri. E' compito del medico giudicare se l'influenza puo' essersi complicata a tal punto da intraprendere una terapia con antibiotici. Nel 15-20% dei casi si verifica cioe' un decorso della malattia piu' lungo del previsto che corrisponde a 4-5 giorni. Le complicanze nei bambini sono rappresentate soprattutto da otiti acute, mentre negli adulti da sinusiti e bronchiti. Per i piu' piccoli e gli anziani l'evento piu' pericoloso e temibile e' la polmonite". .