Roma - In Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all'udito sono 189mila, pari allo 0,3% della popolazione italiana. Un dato esponenziale rispetto alle stime precedenti che contavano da 3 a 11mila persone. Il 57% è di fatto confinato in casa perche' non autosufficiente. Lo dice uno studio sulla sordocecita' in Italia promossa dalla Lega del Filo d'Oro, associazione italiana impegnata sul fronte dell'assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale delle persone sordocieche, realizzato con la collaborazione dell'Istat. Dalla ricerca, "La popolazione italiana con problemi di vista e udito", presentato alla vigilia della Giornata delle Malattie Rare del 29 febbraio, il 64,8% delle persone sordocieche è donna, mentre l'87,9% ha piu' di 65 anni. Il 30,6% vive nelle regioni del Sud, il 21,4% nel Centro, il 16,8% nelle Isole. Circa 108 mila persone sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilita' che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito. La ricerca ricostruisce per la prima volta, attraverso la classificazione internazionale ICF che considera la disabilita' come il risultato dell'interazione tra le condizioni di salute di un individuo e l'ambiente in cui vive, le reali dimensioni del fenomeno della sordocecita', fino a poco tempo fa sommerso e che sembrava riguardare solo poche migliaia di persone. E, piu' in generale, inquadra anche un vero e proprio problema sociale diffuso, visto che le persone con disabilita' sensoriale legata alla vista o all'udito (quando non convivono simultaneamente, dunque) sono 1 milione e 700 mila. Di queste 9.855 sono minori iscritti alle scuole primarie e secondarie e rappresentano una quota dello 0,11% del totale degli alunni nell'anno 2014/2015. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiche' associano al deficit sensoriale altre disabilita', come quella intellettiva, motoria, disturbo dello sviluppo del linguaggio, disturbi dell'apprendimento. Secondo i dati emersi dal nuovo studio Istat, la meta' circa delle persone sordocieche (il 51,7% del totale) presenta anche una disabilità motoria. Per 4 disabili su 10, invece, si riscontrano danni permanenti legati ad insufficienza mentale, mentre disturbi del comportamento e malattie mentali riguardano quasi un terzo dei sordociechi (il 32,5% dei casi).Solo il 36% del totale non presenta invalidita' aggiuntive rispetto alle problematiche legate a vista e udito, mentre ben il 21,6% somma a queste almeno altre 2 forme di invalidità. Nella maggioranza dei casi - 7 su 10 - i sordociechi hanno difficoltà ad essere autonomi nelle piu' semplici attività quotidiane (lavarsi, vestirsi, mangiare, uscire da soli). Anche per questa difficolta' ad affrontare la vita senza un sostegno esterno, 6 su 10 (il 57.1%, circa 108 mila persone) sono di fatto confinati in casa, sul letto o su una sedia, vedendosi quasi totalmente preclusa una vita sociale e, spesso, anche affettiva. E il 30,1% ha difficolta' a muoversi e camminare. Esiste poi una minoranza (13,2%), pari a circa 20 mila persone, che assommano tutti e tre i livelli di difficoltà (confinamento, difficolta' di movimento e difficolta' nelle piu' semplici funzioni quotidiane), di fatto vivendo in uno stato di dipendenza assoluta e di bisogno di assistenza nell'intero arco della giornata. Con le conseguenze e le difficolta' che si possono immaginare sia per le persone stesse, che per le loro famiglie. Per la quasi totalita' dei sordociechi (nell'86,7% dei casi) uscire di casa rappresenta un problema a volte insormontabile, spingendoli verso una non voluta condizione di completo isolamento, anche affettivo. Secondo quanto emerso dall'indagine Istat, il grado di partecipazione sociale risulta gravemente compromesso per le persone con problemi sensoriali, che necessitano di avere una persona di contatto, un interprete e degli aiuti specifici per comunicare con il mondo esterno. Tra i principali ostacoli, inoltre, l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (una difficolta' per l'88% delle persone con entrambi i deficit) e l'accesso agli edifici pubblici, ritenuto difficoltoso dall'85% del campione. Il 66,5% delle persone con problemi alla vista e all'udito dichiara di aver difficolta' ad incontrare amici e parenti, mentre il 78,7% non riesce ad occuparsi dei propri interessi, hobbies o di partecipare ad eventi culturali e di intrattenimento. (AGI)