Mosca - Il tribunale cittadino di Donetsk, città russa nella regione di Rostov, ha condannato la ex pilota di elicotteri militari ucraina Nadia Savchenko a 22 anni di detenzione e al pagamento di una multa di 30.000 rubli (circa 400 euro). I giudici l'hanno giudicata colpevole dell'omicidio dei giornalisti russi Igor Kornelyuk e Anton Voloshin in Donbas (Ucraina orientale) nel 2014 come anche di tentato omicidio di civili e di attraversamento illegale del confine. Lo riporta la Tass.
Secondo L'accusa, secondo la quale la donna è stata mossa da "odio politico", aveva chiesto 23 anni. La pena verrà calcolata a partire dalla data del suo arresto, il 23 giugno 2014. La lettura della sentenza ha impiegato due giorni. In aula Savcheko - che si è sempre dichiarata innocente - ha interrotto il giudici cantando una canzone nazionale ucraina.
Eletta come deputata del partito Patria di Yulia Timoshenko, quando era già dietro le sbarre in Russia, la ormai ex pilota militare è stata giudicata colpevole di aver indicato alle truppe ucraine la posizione dei due giornalisti russi, uccisi da un colpo di mortaio a metà giugno 2014. Combatteva come pilota di elicottero e secondo Mosca è stata arrestata a luglio in territorio russo, dopo aver varcato il confine spacciandosi per profuga, mentre lei sostiene di essere stata rapita dai separatisti filo-russi a Lugansk ancora prima che i due reporter fossero uccisi. Kiev chiede la sua scarcerazione, gridando al processo politico. Savchenko, dal canto suo, ha mostrato grande capacità di resistenza e ha più volte condotto scioperi della fame in segno di protesta. A metà luglio 2015, la pilota è stata trasferita da Mosca, nella regione di Rostov sul Don, tra le proteste dei suoi avvocati e dei difensori dei diritti umani. L'udienza preliminare del processo a suo carico si è svolta il 30 luglio 2015. (AGI)