(AGI) - Roma, 19 feb. - Polemica culturale in Germania per la consegna, oggi a Osnabruck, del Premio della Pace Erich Maria Remarque al poeta e saggista siriano Adonis, di 86 anni, a causa della presunta vicinanza al regime di Bashar al-Assad. Gia' nei mesi scorsi all'annuncio dell'assegnazione del premio, alcuni critici tra cui l'autore Navid Kermani avevano accusato Adonis, piu' volte candidato al Nobel della Letteratura, di non avere condannato con sufficiente chiarezza il regime siriano. Per questo Kermani, scrittore tedesco di origini iraniane, ha rifiutato di pronunciare oggi la consueta 'Laudatio' al vincitore del riconoscimento, spiegando che nonostante ne apprezzi l'opera lirica, la sua ambigua posizione circa Assad lo rende immeritevole di un premio della pace. Simile posizione ha espresso Stefan Weidner, il traduttore di Adonis in lingua tedesca.
Adonis ha replicato a queste accuse sostenendo che chi lo critica non ha letto la sua opera oppure l'ha fraintesa: "Se pubblicassero una dichiarazione in cui si chiede la separazione fra Stato e religione in Siria, la rinuncia alla violenza e l'uguaglianza dei diritti delle donne, io la firmerei subito". Adonis ha inoltre lamentato che coloro che protestano contro l'attribuzione del premio non hanno levato con enfasi analoga la voce per la distruzione di Aleppo e Palmira ne' contro il sacco dei musei siriani.
Gia' in passato Adonis aveva fatto discutere: quando era studente manifesto' entusiasmo per il movimento politico del cristiano Antun Saade, che progettava una 'Grande Siria' estesa fino a Cipro. Quindi simpatizzo' con la rivoluzione islamica iraniana e scrisse un poema dedicato all'ayatollah Khomeini. Cio' non gli impedi' di elogiare, in un'antologia, Mohamed ibs Abd al-Wahhab, fondatore del wahhabismo sunnita, il movimento radicale che informa la sharia dell'Arabia Saudita.
Adonis ha preso le distanze dalle passioni giovanili, ma le critiche piu' forti riguardano la sua posizione verso Assad, a cui ha risposto dicendo che i ribelli sono altrettanto crudeli del regime contro cui combattono. In una conferenza stampa in occasione del premio, lo scrittore ha cercato di chiarire le sue idee. Secondo lui, anche l'Europa e gli Usa hanno parte di colpe per il fondamentalismo islamico, poiche' appoggiano i regimi teocratici dell'Arabia Saudita e del Qatar. "Bisogna chiedere al mondo occidentale - ha detto - perche' parla di democrazia e esporta nella regione l'esatto contrario". Sono le tesi che ha esposto nel volume - tradotto in italiano da Guanda pochi mesi fa - "Violenza e Islam", dove tratta le questioni di maggiore attualita' come la nascita dell'Isis e il fallimento delle "primavere arabe".
Il premio ad Adonis, che prevede una borsa di 25 mila euro, e' intitolato allo scrittore Remarque il cui romanzo pacifista "Niente di nuovo sul fronte occidentale" si rivelo' un successo mondiale e che, come nativo di Osnabruck, viene ricordato dalla citta' con questa manifestazione ricorrente ogni due anni.
I libri dell'autore siriano sono tradotti in diverse lingue e nel '99 ha ricevuto, in Italia, il Premio Nonino. (AGI)
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