(AGI) - Roma, 15 mar. - La Chiesa caldea "non ha nessun legame, ne' diretto ne' indiretto, con le cosidette 'Brigate Babilonia' (Babylon Brigades), ne' con nessun'altra milizia armata che si presenta come cristiana". Lo dichiara con decisione il Patiarca caldeo Louis Raphael I, in un comunicato ufficiale diffuso dal Patriarcato caldeo per marcare in maniera definitiva la propria distanza da gruppi armati attivi sullo scenario iracheno che cercano di rivendicare la propria affiliazione alle comunita' cristiane locali. Nel comunicato, diffuso domenica 13 marzo, il Primate della Chiesa caldea sconfessa esplicitamente anche notabili caldei che continuano a rivendicare presunte autorizzazioni ecclesiastiche alla leadership di carattere politico che pretendono di esercitare come rappresentanti delle comunita' cristiane locali. "Notabili anziani (Sheikh), sfuttando la malattia del Patriarca, il Cardinale Emmanuel III Delly - si legge nel comunicato patriarcale, pervenuto all'Agenzia Fides - hanno ottenuto lettere che attribuivano loro poteri, ma da quando il Patriarca Louis Raphael I ha assunto il suo incarico, ha inviato una lettera a tutte le autorita' civili per chiarire che nessun notabile rappresenta politicamente la Chiesa caldea, e gli unici rappresentanti politici ufficiali della comunita' caldea sono quelli legittimamente eletti in Parlamento". I "Leoni delle Brigate Babilonia" (The Christian Lions of Babylon Brigades) presentano se stessi come "cittadini cristiani addestratisi per difendere le citta' cristiane della Mesopotamia dai criminali terroristi stranieri dello Stato Islamico (Daesh) e dai terroristi provenienti da Paesi come l'Afghanistan, l'Arabia Saudita, il Qatar, la Tunisia, la Turchia, il Kuwait, la Libia e il Marocco". Il Patriarca caldeo Louis Raphael I ha piu' volte ribadito nette prese di distanza rispetto ai gruppi che nelle comunita' cristiane sire, assire e caldee sostengono la necessita' di difendere i propri diritti comunitari e combattere le forze jihadiste anche attraverso la formazione di gruppi armati organizzati su base confessionale, ribadendo che la strada da seguire e' eventualmente quella di arruolarsi nelle forze armate nazionali.(AGI)
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