In base alla bozza della Legge di Stabilita' dovrebbero essere avviate nuove gare per centri scommesse, che garantirebbero allo Stato un gettito di 500 milioni di euro. L'Adoc e' contraria a tale ipotesi, il gioco d'azzardo non deve essere incentivato, sono sempre piu' frequenti gli intrecci con la malavita.
"Siamo contrari ad uno Stato 'biscazziere', non e' piu' possibile lucrare sulle spalle dei consumatori – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell'Adoc - non siamo favorevoli ne' a eventuali proroghe ne' a nuove gare per sale scommesse e affini, crediamo che il gioco d'azzardo vada disincentivato, i rischi connessi alla ludopatia sono troppo elevati rispetto ai previsti incassi per lo Stato. Che da una parte incassa, dall'altra spende in cure sanitarie. A che pro quindi? Crediamo piuttosto che debbano essere previsti criteri molto piu' stringenti sull'apertura di nuove sale scommesse e sulla distribuzione di slot all’interno di tali strutture, si realizzerebbe il primo passo verso la risoluzione definitiva del problema, verso una definitiva assenza di slot machine e con il divieto di mandare in onda qualsiasi pubblicita' su giochi e scommesse in televisione, anche durante le trasmissioni ad ampia diffusione come quelle sportive, vero serbatoio d'influenza per giovanissimi e adolescenti. In Italia ci sono circa un milione di vittime del gioco d'azzardo patologico, l'obiettivo finale e' arrivare a zero. La piaga del gioco d'azzardo ha enormi dimensioni sociali e economiche, basti pensare che sono circa 4-500 mila i giocatori d’azzardo patologici over 65 e circa un milione in tutto".
Roma, 21 settembre 2015