Milano - Si e' conclusa a Johannesburg la terza edizione del Summit Italia-Sudafrica, organizzato da The European-House Ambrosetti, nel corso del quale si sono riuniti oltre 100 tra leader politici e imprenditori italiani e sudafricani, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione strategica e di business tra i due Paesi e fornire una stretta interazione tra decisori nei rispettivi ambiti di attivita'.
"Internazionalizzazione produttiva e commerciale, fino a pochi anni fa rappresentavano un tema strategico solo per le imprese di dimensioni maggiori, ma che oggi scandiscono l'agenda di ogni imprenditore", sostiene Luca Monti, responsabile Private e corporate di Ubi Banca, che aggiunge: "Concentriamo oltre l'80% degli impieghi in aree da cui proviene oltre l'80% delle esportazioni italiane. Offrire servizi adeguati a sostenere l'espansione estera delle imprese di questi territori e' per il gruppo una priorita' strategica".
Oltre 22 mila imprese italiane presenti in 160 Paesi. Un valore delle esportazioni - si legge in una nota di Ubi - che secondo Sace potrebbe toccare i 480 miliardi di euro nel 2019 (da 414 miliardi nel 2015). Una concentrazione di provenienza dalle regioni del Centro Nord dell'88,5% delle vendite sui mercati esteri. Il traino di un Made in Italy che supera ampiamente i settori del Food, Fashion and Furniture, per comprendere con un peso preponderante settori come quello delle costruzioni e della meccanica strumentale. Dati che descrivono una delle modifiche strutturali impresse al sistema produttivo italiano dalla crisi che ha colpito la domanda interna dal 2008, imponendo l'internazionalizzazione come condizione per la sopravvivenza di molte imprese. Un'ulteriore conferma viene dalla la diffusione del fenomeno: di circa 214mila imprese esportatrici nel 2015, oltre 133.000 presentavano un fatturato da esportazione inferiore ai 75.000 euro. A riprova del fatto che anche la tradizionale piccola impresa italiana e' ormai attiva sui mercati esteri.
Un quadro economico che rappresenta un'opportunita' per il gruppo Ubi Banca, presente nelle aree economicamente piu' attive del Paese e che nell'ultimo triennio ha ampliato la propria offerta di prodotti e servizi per l'internazionalizzazione a supporto di ogni segmento di clientela.
Dal 2014 e' attiva Ubi World, piattaforma integrata di servizi rivolta sia a imprese gia' presenti all'estero sia ad aziende che valutano l'avvio ex novo dell'espansione internazionale, l'offerta comprende servizi di analisi e consulenza operativa, oltre a prodotti bancari specifici ed e' accessibile attraverso i Centri Estero del gruppo presenti in tutta Italia. (AGI)