(AGI) - Roma, 25 feb. - Decine di bombardamenti, 73mila nuovi sfollati, centinaia di vittime in poco piu' di venti giorni, stupri di massa. Quanto accade nel Darfur, regione occidentale del Sudan, resta una emergenza umanitaria, ormai dimenticata dalla comunita' internazionale, che sta per trovarsi di fronte quelal che una sopravvissuta ha definito "la soluzione finale". E' quanto emerge dall'annuale rapporto sul Sudan di 'Italians for Darfur', presentato al Senato dalla presidente dell'associazione, Antonella Napoli. "Siamo di fronte alla crisi umanitaria piu' lunga del secolo", ha evidenziato la Napoli.
E' stata la fondatrice negli USA di Women for Darfur, Niemat Ahmadi, ascoltata in audizione dalla Commissione Diritti Umani presieduta dal senatore Luigi Manconi, denunciare le nuove violenze perpetrate dal governo sudanese nei confronti della popolazione. Ahmadi, sopravvissuta e testimone oculare del genocidio, ha rivolto un appello al governo italiano e all'Europa, che la scorsa settimana ha previsto lo stanziamento di 100 milioni di euro per arginare i nuovi flussi migratori dall'Africa sub - sahariana, affinche' chiedano a Khartoum la sospensione dei bombardamenti.
"L''Ue chieda a Khartoum -ha detto il senatore Roberto Cociancich, responsabile Europa del Pd- di riprendere i colloqui di pace per cercare di raggiungere un accordo che ponga fine alle crisi nel Sud Kordofan, nel Blue Nile e in Darfur e a garantire la fine delle violazioni dei diritti umani. L'Ue, ma anche l'Italia, forti degli aiuti gia' stanziati per rafforzare la cooperazione nella aree di comune interesse, possono avere un ruolo importante per la pacificazione nel paese". (AGI)
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