Roma - Da quasi un decennio leader dell'African National Congress (Anc), Presidente del Paese dal 2009, il nome di Jacob Zuma e' ultimamente legato piu' a scandali finanziari che a imprese politiche, dilapidando l'eredita' morale di Nelson Mandela e il suo bacino di voti. Di seguito, alcune tappe fondamentali della sua vita e carriera.
I PRIMI PASSI NELLA LOTTA ARMATA E LA CARRIERA NELL'ANC
Figlio di un poliziotto, che muore quando lui e' ancora piccolo, Zuma deve aiutare a sostenere la famiglia e non puo' andare a scuola. All'eta' di 17 anni aderisce al partito di Nelson Mandela, entrando nel 1962 a far parte dell'ala militare dell'Anc, messo fuori legge l'anno prima dalle autorita'. Nel 1963 entra nel Partito comunista sudafricano ma poco dopo viene arrestato insieme ad altri 45 sostenitori del movimento e condannato per cospirazione volta al rovesciamento del governo dell'apartheid. Insieme a Nelson Mandela e ad altri leader di primo piano, passa 10 anni in prigione a Robben Island.
Alla meta' degli anni '70 si trasferisce prima in Swaziland e poi in Mozambico, dove negli anni successivi diventa il rappresentante Anc nel Paese. Nel 1987 viene espulso e lascia Maputo per Lusaka in Zambia. Una parentesi breve perche' nel 1990, con la fine della messa al bando dell'Anc, la sua carriera nel partito conosce un nuovo impulso: prima vice segretario-generale (1991-'94), poi presidente del Consiglio interno (1995-'97), fino a vice presidente per un decennio, dal 1997 al 2007, quando raggiunge la testa del movimento, sconfiggendo il rivale Thabo Mbeki. Nel 2009, dopo la vittoria dell'Anc alle elezioni, viene scelto dal Parlamento per guidare il Paese, carica che detiene tuttora.
ACCUSE PER CORRUZIONE E FRODE
Nel corso degli anni, Zuma e' al centro di diversi scandali per frode e corruzione, a cominciare dalla prima accusa nel 1999 in relazione a una commessa da 5 miliardi di dollari per l'acquisto di armi per conto del governo sudafricano. Le accuse vengono ritirate nel 2003 ma non gli giova la condanna a 15 anni di carcere per corruzione e frode che colpisce il suo consigliere finanziario, Schabir Shaik, i cui strascichi costano a Zuma la carica di vice presidente esecutivo.
Un altro filone di inchiesta riguarda la ristrutturazione della sua villa in Nkandla, nel KwaZulu-Natal. Quelli che Zuma ha cercato di far passare come lavori necessari per rendere piu' sicura la sua abitazione natale, in linea con la carica presidenziale ricoperta, un rapporto pubblico ha stabilito fossero invece migliorie private pagate con i soldi dei contribuenti. Tra queste, la realizzazione di una piscina, di un anfiteatro e di uno spazio per il bestiame. Zuma e' stato condannato a risarcire una parte dei fondi pubblici spesi.
Altro scandalo che di recente lo ha colpito riguarda i legami con la potente famiglia indiana dei Gupta, proprietaria di un impero minerario, nei trasporti, media e hi-tech, verso i quali lo si accusa di aver compiuto una serie di 'favori', concedendo loro una forte influenza sul governo, fino addirittura alla nomina di alcuni ministri. Nel rapporto dell'agenzia anti-corruzione si indicano infatti "elementi che proverebbero la commissione di crimini" da parte di Zuma, sul cui operato si raccomanda una commissione di inchiesta entro 30 giorni.
IL PROCESSO PER STUPRO E L'IGNORANZA SULL'AIDS
Zuma si e' sposato 6 volte e si ritiene che abbia 21 figli. Quattro in totale le mogli, dopo che una consorte e' morta e da un'altra ha divorziato. Nel 2005 una giovane 31enne, figlia di un ex compagno d'armi di Zuma, attivista anti-Aids e lei stessa notoriamente sieropositiva, lo accusa di stupro e Zuma viene processato, nonostante la difesa sostenga che si sia trattato di sesso tra consezienti. In questo frangente, scoppia la polemica dopo che viene fuori la sua ignoranza in materia di Hiv, malattia sessualmente trasmissibile che in Sudafrica miete migliaia di vittime ogni anno. Zuma infatti racconta in aula che, dopo aver avuto sesso non protetto con la sua accusatrice, si e' fatto una doccia per evitare il contagio, mostrandosi ignorante e superficiale. Nel 2006 viene scagionato dall'accusa di violenza carnale. (AGI)