Roma - "Quello che gli studenti desiderano e' maggiore uguaglianza nell'accesso universitario. Sosteniamo questa richiesta. Ma non giustifichiamo la violenza, il saccheggio e la distruzione della proprieta' da parte degli studenti e l'uso della forza da parte della polizia e dell'esercito" afferma una dichiarazione firmata, a nome della Southern African Catholic Bishop's Conference (SACBC), da Monsignor William Slattery, Arcivescovo di Pretoria, dopo gli incidenti del 10 ottobre tra polizia e studenti che protestavano per le alte tasse universitarie.
Negli incidenti presso l'universita' di Braamfontein - scrive Fides - e' rimasto ferito un sacerdote gesuita, padre Graham Pugin. "Padre Graham e' stato raggiunto da un colpo diretto in faccia con un proiettile di gomma mentre strava offrendo rifugio agli studenti spaventati" riferisce Slattery. Il fatto si e' verificato presso la chiesa della Santissima Trinita' a Braamfontein, riporta un comunicato pervenuto a Fides di padre David Rowan, Superiore dei Gesuiti in Sudafrica. "Padre Graham e' stato uno dei facilitatori, insieme ad altri sacerdoti ed ex leader studenteschi, per raggiungere un accordo tra studenti, management e altre autorita' nell'Universita' di Witwatersrand. La chiesa della Santissima Trinita' di Braamfontein e' servita come uno spazio sacro e sicuro per i negoziati, e speriamo che continuera' ad esserlo" afferma Rowan.
Il bilancio degli scontri e' di 20 feriti e 15 persone arrestate. "Pensiamo che in questa fase sia poco quello che le autorita' universitarie possono fare. In effetti si sono dimostrate in genere comprensive nei confronti delle domande degli studenti" afferma Slattery. "Ma le soluzioni richieste dagli studenti al momento superano le capacita' finanziarie e organizzative delle autorita' universitarie. D'altronde, devono rimanere nella nostra agenda come priorita' per il futuro" sottolinea l'Arcivescovo di Pretoria. "Spetta al governo assicurare che l'anno accademico sia completato in pace. Il governo e gli studenti devono ora appianare le loro difficolta'. Si deve prendere in considerazione un compromesso, perche' non si possono trovare all'istante gli ingenti fondi richiesti per un'educazione gratuita universitaria" conclude Monsignor Slattery. (AGI)