(AGI) - Firenze, 1 lug. - "Ho letto con interesse il rapporto sullo stato dell'artigianato in Oltrarno, ma il sentiment dei nostri associati e' obiettivamente un altro. Certo, fare impresa e' difficile e si sta ancora pagando il conto della crisi economica, in Oltrarno come nel resto dei quartieri, della provincia e della Toscana, ma i segnali che abbiamo dagli artigiani di San Niccolo', Santo Spirito e San Frediano sono incoraggianti rispetto al passato". A parlare e' Alessandro Vittorio Sorani, presidente Confartigianato Imprese Firenze. "In effetti - osserva - mai come negli ultimi 5/6 anni l'amministrazione comunale, la Camera di Commercio, l'apposito e rinnovato comitato hanno investito (anche finanziariamente) sul territorio con iniziative a sostegno dell'economia del quartiere (dai pacchetti turistici dei tour per botteghe al trekking urbano con aperitivi nelle stesse, dal Natale in Oltrarno al restyling urbanistico), e i risultati iniziano a farsi vedere. A ricevere meno attenzione, semmai, e' l'artigianato delle periferie, ma anche su questo associazioni ed amministrazioni si stanno gia' muovendo. Anche relativamente all'economia web abbiamo indicazioni diverse: da anni gestiamo con Camera di Commercio (e dal prossimo settembre in proprio) sportelli Web info point che danno informazioni gratuite su ogni aspetto del web (dal Seo ai social) e, a prezzi calmierati, veri e propri servizi e sono sempre molto frequentati, pure dagli imprenditori dell'Oltrarno che, quasi sempre, hanno poi realizzato le strategie suggerite, sia per la promozione pura e semplice, che per la vendita. Certo, occorre uscire da bottega e rivoluzionare le proprie competenze (e resistenze ce ne sono), magari col sostegno di risorse economiche e politiche, come la detassazione, per almeno per un anno, dei proventi da commercio elettronico per le PMI che vi si accostano. Ma qui - dice Sorani - si passa ad un altro piano, a desiderata che coinvolgono i piccoli imprenditori di tutta Italia e che occorre indirizzare ai Palazzi Romani insieme alle richieste di sburocratizzazione, detassazione ecc. Quanto ai mestieri scomparsi, primo, occorre valutare (con i criteri odierni) la compatibilita' ambientale di alcuni di quelli citati con un rione che e' anche residenziale e, secondo, ammettere serenamente che altri continuano a esistere (e lavorare) anche in Oltrarno. Non affermiamo certo che tutto e' rose e fiori, ma che la strada imboccata da soggetti pubblici e privati e' quella giusta e che gli artigiani, nostri soci e non (comunque piu' dei 60 oggetto della ricerca), con cui ci relazioniamo ce lo confermano. E lo ribadiamo con una richiesta: quella di estendere il principio guida di valorizzazione del made in Tuscany/Made in Florence che fonda il Disciplinare Unesco dalle attivita' alimentari ad altri settori. Perche' non allargare il raggio e studiare interventi che, dalla bancarella alla boutique, valorizzino la produzione e la vendita di prodotti di qualita' che parlino della citta'?", conclude Sorani. (AGI)
Red/Ett