(AGI) - Pisa, 13 giu. - Un intervento chirurgico innovativo al fegato ha consentito di rimuovere completamente una metastasi epatica localizzata alla confluenza epato-cavale, asportando solamente 25 centimetri cubi di volume di fegato anziche' 1108. La procedura e' stata eseguita a Pisa, nella chirurgia generale diretta da Piero Buccianti, direttore del Dipartimento di Chirurgia generale dell'Aoup, e la sua eccezionalita' risiede nel fatto che la lesione interessava due vene sovra-epatiche su tre ed avrebbe richiesto l'asportazione di 3/4 del fegato. La degenza in ospedale e' stata di soli 10 giorni di ricovero. L'intervento, durato 12 ore e 20 minuti, e' stato eseguito da Lucio Urbani e rappresenta l'ulteriore evoluzione della nuova chirurgia epatica che consente di salvare il fegato e che sara' presto pubblicata sulla rivista scientifica Surgery. Nell'articolo scientifico e' descritta tutta la complessita' di questa nuova chirurgia che consente pero' di incrementare la "chance terapeutica" dei pazienti affetti da tumore del fegato. Un passo avanti significativo, quindi, per tutta la rete oncologica regionale. L'operabilita' e' stata infatti incrementata del 22% rispetto alle tecniche tradizionali, con un tasso di incidenza di complicanze maggiori del 7% e con una mortalita' a 90 giorni dall'intervento del 2%. "Questa nuova opzione terapeutica, molto complessa, che sintetizza tecniche trapiantologiche di ricostruzione vascolare con la logica di conservazione d'organo - commenta l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi - e' davvero molto importante. I miei complimenti quindi al dottor Lucio Urbani, che ha eseguito l'intervento, e a tutto il team della chirurgia generale diretta dal dottor Piero Buccianti. Questo intervento e' un'ulteriore dimostrazione di quanto importanti siano la multidisciplinarieta' e la stretta collaborazione tra professionalita' diverse". La nuova tecnica chirurgica e' stata messa a punto infatti solo grazie al coinvolgimento multidisciplinare delle alte professionalita' espresse dall'Aoup non solo in campo chirurgico ma anche anestesiologico, radiologico, epatologico e soprattutto oncologico.(AGI)
Red/Mav